Costumi ritrovati, alfabeti modernisti e riviste di grafica anni '70
un magazine online di cultura visiva — dal 2006
Questa settimana, su Frizzifrizzi, abbiamo scoperto che:
· Allen Lane, fondatore di Penguin, una volta disse: «non sono mai riuscito a capire perché anche i libri economici non dovrebbero essere ben progettati, visto che il buon design non è più costoso del cattivo design»;
· nonostante i font tra cui scegliere siano tantissimi, una larga fetta dei caratteri prodotti prima dell'avvento del digitale deve ancora essere studiata e digitalizzata;
· «per la prima volta in diverse centinaia di anni, l’industria della comunicazione, composta dai giornali e dal mondo dell’editoria, viene sfidata da nuovi rivali nei media visivi — televisione, film e in alcuni aspetti i computer — che la costringono a rivalutare la sua posizione attuale e adottare nuove politiche» scrivevano nel 1971 nel primo numero della rivista icographic;
· Galileo Chini, artista di punta del Liberty italiano, visse per tre anni in Thailandia. Quando tornò in Italia portò con sé numerosi prodotti artistici e artigianali locali. Gli servirono da ispirazione per le scenografie della Turandot.
Degli alfabeti del passato
Due designer — Luca Lattuga e Alessandro Bombieri — hanno dato vita a un progetto di recupero, censimento e digitalizzazione degli alfabeti modernisti italiani prodotti tra il 1930 e il 1945. — Se chiama Alfabeti Modernisti Italiani e noi abbiamo intervistato uno dei fondatori.
Delle ispirazioni grafiche
L'archivio della rivista icographic
Uscita in soli 15 numeri tra il 1971 e il 1978, trattava di progettazione grafica ad altissimi livelli.
Si possono scaricare gratuitamente tutti i numeri.
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Colori pastello e al neon
La casa editrice Victionary ha pubblicato due nuovi volumi della collana Palette mini series, che raccoglie progetti di tutto il mondo realizzati con specifiche palette cromatiche.
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Dei diavoli dai marginalia
Lo storico britannico Damien Kempf si autodefinisce “cacciatore di mostri medievali” e va a pescare le più bizzarre creature sui manoscritti che studia e consulta per lavoro, postandole poi su Twitter e Instagram. — La casa editrice italiana Witty Books ha pubblicato il suo libro: Medieval Monster Hunter.
Un taccuino
Classic Paperbacks Notebook
Pensato per appassionatз di libri, ospita tra le pagine i dipinti di Richard Baker, che ritraggono in stile trompe l’œil dei vecchi tascabili con le loro belle grafiche consunte dal tempo.
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Dei costumi ritrovati
Due dei costumi originali usati nel 1926 per la prima della Turandot di Puccini si credevano scomparsi da decenni. Sono stati ritrovati nel 2018 e attorno a questi è stata costruita una grande mostra che si terrà il prossimo maggio presso il Museo del Tessuto di Prato. — Intitolata Turandot e l’Oriente fantastico di Puccini, Chini e Caramba, vedrà in esposizione abiti, gioielli, bozzetti dei costumi e delle scenografie e manufatti orientali della collezione Chini.
Degli oggetti
Gli strumenti del calzolaio
Per la campagna Repair if you care, Drogheria Studio ha puntato sul raccontare l’operazione artigianale della risuolatura attraverso gli strumenti tradizionali della calzoleria.
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Play & Design from Cameroon, pubblicato da Corraini
Un libro raccoglie 12 progetti, tra design e gioco, di un gruppo di studenti e studentesse del Camerun.
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Riscoprire un “nuovo” antico lino
Un prodotto ecologico, fatto “come una volta”, declinato nella versione per culla o per lettino, e in vendita sul negozio online di Lanerossi.
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Quando c'è di “reale” nelle case dove nulla è fuori posto?
The Revolt è un corto d’animazione 3D realizzato dallo studio spagnolo Six N. Five che ha messo in scena una vera e propria “lotta di classe” declinata nel mondo del design di interni.
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E inoltre
L'Università degli Studi della Repubblica di San Marino ha lanciato un concorso per progetti di Interaction & Experience Design.
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Ecco i 12 nomi delle artiste e degli artisti che parteciperanno al progetto europeo Invisible Lines.
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Un bot Twitter che ti fornice i codici dei colori dominanti di un'immagine 🦜
@COLOR_PARROT →
La fotografa Marla Klein ha realizzato una serie di scatti di moda senza utilizzare abiti: al loro posto le mani delle lavoratrici e dei lavoratori — modernз schiavз — che li hanno prodotti 🖐🏿🖐🏾🖐🏽🖐🏼
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