Città invisibili, animali urbani, pibiones e anfibi umani
un magazine online di cultura visiva — dal 2006
Dalla prossima settimana andiamo in pausa per poi tornare a settembre. Intanto, questa settimana, su Frizzifrizzi abbiamo scoperto che:
· la tecnica di tessitura sarda a pibiones prende il nome dagli acini d'uva (in sardo appunto “pibiones”), che assomigliano ai grumi di tessuto che si ottengono;
· secondo Pietro Corraini «c'è un punto dove il graphic designer e i bambini si incontrano e dove entrambi i mondi si trovano a loro agio anche se per motivazioni distinte: nella pratica dello smontare per imparare»;
· l'autore di Jumanji ha ideato il libro perché amava i giochi in scatola ma sognava che finendo su una casella poi le conseguenze potessero materializzarsi nel mondo reale;
· se costruisci dove il terreno è franoso, prima o poi la casa crolla. Se interri le barene che assorbono l’acqua in entrata, prima o poi la marea ti travolge;
· Paolo G. Brera, Benedetta Perilli e Corrado Zunino del collettivo TerraProject dovevano documentare per un anno il post-terremoto del Centro Italia: sono tornati in quei luoghi per cinque anni;
· la prima locandina cinematografica della storia viene considerata quella realizzata dall'illustratore francese Marcellin Auzolle per il film del 1895 L’arroseur arrosé dei fratelli Lumière, che durava meno di un minuto.
Dei pibiones e degli algoritmi
Durante una residenza artistica il designer sardo Marco Loi ha realizzato due tappeti unendo fotografia, algoritmi che trasformano il suono in pattern tessili e un'antica tecnica di tessitura tradizionale imparata da sua madre. — «L’esplorazione geografica è traslata su un elemento fisico e tattile, il cui processo di rappresentazione tiene conto in partenza degli elementi visivi, poi amplificati e modellati dall’elemento sonoro, che nella sua non-riproducibilità genera un un racconto unico e non replicabile».
Un guardare al passato
Creare l'identità visiva per un nuovo centro del contemporaneo in Puglia
Lo studio Pazlab ha lavorato al progetto andando a osservare il retaggio di segni, linguaggi e tradizioni di Castrignano de' Greci, in provincia di Lecce.
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Quelle locandine dei vecchi film
Il giovane designer Giacomo Dal Prà ha realizzato una tesi di laurea sui manifesti cinematografici, focalizzando l'attenzione soprattutto sul ventennio che va dal 1960 al 1980.
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Giocare a creare chimere con i logo modernisti
Il nuovo numero speciale della fanzine LogoArchive è un giocoso esperimento editoriale e creativo: quasi tutte le pagine sono composte da elementi da staccare e ricostruire.
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Delle città (in)visibili
«In un contesto contemporaneo fortemente improntato su modalità di interazione digitale, come sviluppare una proposta editoriale destinata ai ragazzi che valorizzi l’attività di lettura attraverso le potenzialità contenutistiche e formali dell’oggetto-libro?» si è chiesta la giovane designer Camilla Pilotto. — Il risultato è un meraviglioso e articolato progetto di tesi basato su Le città invisibili di Calvino.
Un anniversario
Quarant'anni di Jumanji
Non tutte e non tutti lo sanno, ma i film e la serie tv sono ispirati a un albo illustrato: un capolavoro del 1981 realizzato dall'illustratore americano Chris Van Allsburg (autore anche di The Polar Express), che nella vita voleva fare lo scultore.
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Un vivere anfibio a Venezia
Il giovane fotografo veneziano Giacomo Bianco ha immaginato che la sua città possa volontariamente inabissarsi per rientrare in contatto con l'elemento-acqua. Gli abitanti saranno dunque dei post-umani anfibi. — La sua tesi di laurea si intitola UMANALACUNA ed è un progetto fotografico che allaccia link anche con la storia, l’urbanistica, l’architettura, la letteratura, la filosofia, la geopolitica. Al centro: la Venezia del passato, del presente e, forse, del futuro.
Degli animali urbani
Progettare per la fauna delle città
È quello che ha provato a fare un laboratorio tenuto dal designer Francesco Toselli con studentesse e studenti del Corso di Laurea in Design del prodotto industriale dell’Università di Bologna.
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