Tarassaco e colchico, ribes e rose, e il nuovo Booktober
un magazine online di cultura visiva — dal 2006
Questa settimana, su Frizzifrizzi abbiamo scoperto che:
· l'officina grafica dell'artista e calligrafo cinese del '600 Hu Zhengyan si chiamava Studio dei Dieci Bambù perché la casa che ospitava il laboratorio era appunto circondata da 10 piante di bambù;
· quando Berlino venne divisa dal muro, due linee della metropolitana occidentale passavano per la parte orientale della città, ma i treni non si fermavano in quelle che diventarono stazioni fantasma;
· c'è un nome per chi colleziona sottobicchieri: si chiama tegestologo.
Il termine deriva dal latino tegĕre, cioè coprire, da cui provengono anche parole come tetto, tegola, toga e tegumento;
· toccare è una parola onomatopeica che deriva dal toc toc che si fa quando si bussa;
· nel 1877 le colonie australiane pensarono di organizzare una Esposizione Universale come quelle che si tenevano in Europa e negli Stati Uniti. Sia Sydney che Melbourne ne progettarono una, gareggiando a chi arrivava prima. Vinse Sydney, e parte dei progetti presentati divenne la base per un nuovo museo, che oggi è il Powerhouse.
Un mese di libri
Torna anche quest'anno il Booktober, la sfida — ideata da Davide Calì — a postare sui social un libro al giorno, dal 1º al 31 ottobre, seguendo un tema chiave. — Abbiamo già messo online la lista dei temi.
Un viaggiare
La biografia a fumetti di Mario Rigoni Stern
Dall'altopiano di Asiago alla Campagna di Russia, dalla prigionia nei campi di concentramento al ritorno sul Don.
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La mappa del design e dell'architettura della metropolitana di Berlino
La complessità e il fascino della capitale tedesca passano anche per le sue stazioni della metro.
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Un video per cominciare a esplorare la meravigliosa collezione del Powerhouse Museum
Il museo australiano sta digitalizzando i pezzi in archivio.
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Un toccare
La nuova edizione dei Graphic Days® — festival torinese di respiro internazionale dedicato al visual design — ha come tema Touch. Tra mostre, workshop, incontri, una mostra mercato e tanti eventi per la città, ci sarà molto da scoprire, guardare e, appunto, toccare. — Fino al 26 settembre, a Torino.
Della grafica dal passato
I sottobicchieri della birra
È uscito il libro dell’account Instagram Beer Stained Pulp, che raccoglie gli esemplari britannici più interessanti, risalenti anche a molti decenni fa.
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Le locandine dei film di Florestano Vancini
Il regista, purtroppo quasi dimenticato, viene celebrato nella sua Ferrara con una mostra permanente che inaugura oggi.
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Una nuova rivista
Dopo aver superato la sua cinofobia prendendosi una cagnolina, Ilaria Pauletti ha deciso di fondare un magazine. Si chiama Dog+Human e celebra il rapporto tra esseri umani e cani attraverso storie e fotografia. — «Da Londra alla Lituania, dalla Norvegia all'Italia, questa rivista accompagna il lettore in un viaggio per esplorare i molti modi incredibili in cui i nostri amici a quattro zampe toccano le nostre vite».
Della natura
La collezione di quaderni Herbarium
Realizzata a mano con cura e con amore da Ramatostudio, comprende 4 quaderni, 2 dedicati al tarassaco e 2 al colchico.
Le illustrazioni sono linoleografie su carta prodotta con gli scarti provenienti dalla lavorazione dell’uva e della mandorla.
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Nell'orto, tra ribes e rose
Tra ricordo e magia, il libro — splendidamente illustrato da Cristina Amodeo — accompagna per mano lettrici e lettori in mezzo a piante, spazi, sensazioni e ricordi, in un tempo che scorre lento come un pomeriggio di mezza estate.
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Un capolavoro di stampa cinese del '600
È lo Shi zhu zhai shu hua pu, opera dello Studio dei Dieci Bambù.
Alcune tavole si possono scaricare gratis in alta risoluzione.
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E inoltre
Mi pare che le parole abbiano un significato e un portato specifico. Spesso, anche se alcune sembrano tra di loro sinonimi, mi pare che in realtà dovremmo stare più attenti a come le usiamo.
Specie umana, ad esempio, è decisamente migliore di razza umana.
E run, mi piace di più che race.
IL NUOVO BISTICCIO DEL NOSTRO FEDERICO DEMARTINI →
Sostituire con una palla da bowling le palle da tennis, da ping-pong, da calcio, da golf...
CHE COSA MAI POTREBBE ANDARE STORTO? →
Archiviare i “suoni del lavoro”.
PRIMA CHE DIVENTINO OBSOLETI E SCOMPAIANO →
In un video la storia della moda negli Stati Uniti 👜
IL NARRATORE È IL CELEBRE GIORNALISTA HAMISH BOWLES →
Il giovane artista americano Huw Messie lavora all’intersezione tra dimensione fisica e dimensione digitale.
E REALIZZA CURIOSE ANIMAZIONI CON LA TECNICA DEL RICAMO →
La scienziata e ricercatrice scozzese Kim Moran-Jones ha ricamato le infografiche di un anno di temperature massime e minime e di morti per Covid nel Regno Unito 🧵
INFORMATION DESIGN SU TESSUTO →
Un grafico delle lingue più parlate del mondo 👅
DOPO IL CINESE COSA CI SARÀ? →
Né più né meno che fenicotteri che mangiano 🦩
SOTT'ACQUA →
Bonus CTRL+C, CTRL+V (scrittura non creativa) un estratto dal saggio di Kenneth Goldsmith
«Al museo Warhol di Pittsburgh, mentre facevo ricerche per il mio libro di interviste a Warhol, l'archivista si presentò con un carrello contenente delle enormi risme di carta. Mi disse che erano le trascrizioni complete delle registrazioni di Warhol nel corso degli anni. Apparentemente, ogni volta che usciva in giro per la città, Warhol portava con sé il suo registratore (che chiamava “moglie”) e lo lasciava registrare per tutta la sera. Alla fine le persone si erano abituate a questa presenza, e ignorandolo parlavano liberamente, o forse lo facevano di proposito, sapendo che Warhol li stava registrando a futura memoria. La mattina, Warhol portava le cassette alla Factory, le lasciava su una scrivania e chiedeva a un assistente di trascrivere le registrazioni. Alle vista di quei documenti — trascrizioni grezze, non editate, di conversazioni perse e così effimere, intercorse decenni fa tra alcune delle persone più famose del pianeta — ho detto all'archivista che sarebbe potuto essere un altro grande libro. Ha scosso la testa, dicendo che per via delle leggi sulla diffamazione, le registrazioni potranno essere pubblicate solo nel 2037, cinquant'anni dopo la morte di Warhol».
Pubblicato da Nero Editions, Collana Not, traduzione di Valerio Mannucci, 2019.