Storie di grafica, cercatori di foglie, limoni e blu-malinconia
un magazine online di cultura visiva — dal 2006
Questa settimana, su Frizzifrizzi abbiamo scoperto che:
· far essiccare una foglia dentro a un libro e dimenticarla lì serve a «tendere un agguato alla memoria» sostiene lo scrittore Giuseppe Zare. «Scatterà molti anni dopo, quando la ritroveremo perfettamente conservata, recuperando il vecchio libro da uno scaffale»;
· l’associazione blu-tristezza arriva dalla credenza, che risale al ‘600/700, che con le allucinazioni da abuso d’alcol arrivassero dei “demoni blu” che portavano depressione e agitazione;
· sono andate sulla Luna più persone di quante abbiano esplorato gli abissi marini;
· genere e pronuncia di gif non sono ancora chiare e definitive, ma Steve Wilhite — che fu a capo del gruppo che nel 1987 sviluppò questo formato di file per le immagini digitali — le chiama (o li chiama) jif, con la g dolce;
· fu con l'Armory Show — una grande mostra organizzata a New York nel 1913 — che gli americani scoprirono l'arte modernista e le avanguardie europee;
· nel 2002 il Ministero della Cultura ha avviato un censimento delle più importanti architetture realizzate in Italia a partire dal 1945. Nel 2018 è stata messa online una piattaforma per valorizzare parte di questo materiale. Si chiama Atlante Architettura Contemporanea.
Delle idee di tipografia
7 studentesse della Scuola Internazionale di Comics di Reggio Emilia hanno ideato, curato e organizzato una mostra sulla forma delle lettere, la loro storia, i designer e le designer che le hanno progettate, gli usi che se ne fanno. — Si chiama È tipografia ed è un'esposizione diffusa e “ibrida”, online e offline.
Delle storie di grafica
Un ciclo di videolezioni gratuite
Ideato da Giorgio Camuffo, il programma coinvolge alcuni tra i più interessanti nomi che ruotano attorno alla progettazione visiva e all’editoria per una serie di incontri online sulla storia e le storie della grafica italiana.
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Un “modernista underground”
Classe 1890, l'americano Edward McKnight Kauffer restò “folgorato” dalle avanguardie artistiche europee, si trasferì a Londra e diventò uno dei più celebri designer di manifesti della sua epoca.
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Le potenzialità della stampa
La nuova edizione del libro Print Matters di Victionary, che mostra esempi da tutto il mondo su cosa si possa fare con la carta e con la stampa, tradizionale e non.
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10 viaggi di architettura
Per due anni un gruppo di fotografe e fotografi ha girato l'Italia andando a immortalare alcune delle più interessanti architetture del secondo '900. Hanno prodotto più di 3000 foto: tra queste ne sono state selezionate 110 per una mostra. — Intitolata Dieci viaggi nell'architettura italiana, è stata inaugurata il 1º ottobre alla Triennale di Milano e rimarrà allestita fino al 7 novembre.
Uno spiegare la natura
Per piccoli (o grandi) cercatori di foglie
Scritto da Giuseppe Zare, illustrato da Sofia Paravicini e pubblicato da Il Saggiatore, questo volumetto incanta lettrici e lettori con una narrazione in cui scienza e cultura umanistica si contaminano a vicenda al contempo fungendo da strumento pratico nella raccolta e conservazione delle foglie.
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Le tavole botaniche di Miss May Rivers
A fine '800 illustrò una grande guida alla frutticoltura in sei volumi.
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Un viaggio fino in fondo agli abissi
Giù nel blu è un albo illustrato che si sfoglia in verticale e ti fa scendere fino alla Fossa delle Marianne, incontrando via via alcune tra le più interessanti e curiose creature marine.
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Una nuova sezione
L'abbiamo dedicata ai podcast. Il primo articolo parla di Limoni, l'acclamata serie di Annalisa Camilli e Internazionale che racconta il G8 di Genova vent'anni dopo. — Ne scrive il nostro Federico Demartini.
Delle immagini in movimento
Mettere le gif su carta
La celebre piattaforma Giphy ha pubblicato il suo primo libro, dimostrando che le mini-animazioni possono “vivere” anche sulle pagine.
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L'archivio dei film “black”
L'ha fondato una giovane scrittrice per rendere accessibili quei film storicamente e culturalmente significativi sui neri, attraverso una guida di quelli disponibili in streaming.
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Se la pandemia fosse una serie Tv?
Il nostro Davide Calì ha provato a immaginarlo. E ogni stagione si divide tra colpi di scena, personaggi che ritornano e un po' di noia.
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E inoltre
Sindroms è una rivista d'arte che dedica ciascun numero a un colore diverso.
L'ULTIMA USCITA È SUL BLU →
Il Photodarium è un calendario che presenta ogni giorno una foto istantanea (Polaroid o simile).
E C'È ANCHE LA VERSIONE EROTICA →
«Se gli esseri umani improvvisamente svanissero dalla Terra, il mondo digitale continuerebbe comunque a ronzare vivacemente. Le videocamere di sorveglianza che controllano le strade da Pechino a Washington continuerebbero a trasmettere video in streaming. I bot russi dei social media continuerebbero a diffondere propaganda politica. I termostati connessi a internet continuerebbero a regolare il clima delle case. I robot continuerebbero a spostare merci all’interno di giganteschi magazzini. I server continuerebbero a minare Bitcoin» 🌐
E SE VIVESSIMO GIÀ NEL METAVERSO? →
Su GQ Pietro Minto si pone una domanda fondamentale 🐸
PERCHÈ GLI NFT SONO (GENERALMENTE) COSÌ BRUTTI? →
Arte fatta di spore, muffe e batteri 🦠
DALL'ARTISTA RUSSA DASHA PLESEN →
Comicità bestiale 🙈
LE FOTO PIÙ BUFFE DEI COMEDY WILDLIFE PHOTOGRAPHY AWARDS →
Viaggione visivo e sonoro 😶🌫️
AZIMUTH →
Altro viaggione, ma questa volta attorno al museo V&A Dundee 🏗️
PROGETTATO DAL GRANDE KENGO KUMA →
Un solo foglio di carta diventa un cavaliere medievale ⚔️
UN LAVORO DI 41 ORE IN UN TIME LAPSE DI 20 MINUTI →
Le Leggy erano delle orribili bambole troppo gambute degli anni '70 🦵
LEGS ARE IN! →
Bonus Gli strangolatori di Leo Lionni*
Fra i due gruppi di piante in cui si divide la botanica parallela vi è una misteriosa terra di nessuno dove organismi vegetali, oggi estinti, hanno vissuto un'esistenza anomala.
Queste piante, che per eccezionalità di forma, di comportamento e di ortogenesi non sono collocabili nella classificazione della botanica parallela, sono state oggetto d'interesse e di studio da parte di fitologi, fitopaleontologi, psicologi e persino di poeti.
Vi è un genere in particolare — i cosiddetti “strangolatori” — che mette in evidenza in forma paradigmatica le caratteristiche del piccolo gruppo di piante che gli scienziati hanno battezzato col nome “gruppo phabe” (da alpha beta). L'esistenza di questo gruppo fu rivelata pochi anni or sono quando un'équipe di paleontologi, guidata dal professor Ahmed Primshama dell'Università di Baroda, scoprì, sulle colline vicine al tempio jaino di Monte Abu, alcuni reperti fossili di piante sino allora sconosciute. Si tratta, pare, di una specie di tirillo, di circa trenta centimetri di altezza, che avrebbe proliferato per pochi millenni alla fine dell'era ortoplantana nel Nord del subcontinente indiano. Fossili venuti alla luce nel 1971 nei giacimenti carboniferi dello Shetfort e assegnati a un'era assai più recente mostrano sorprendenti analogie morfologiche con quelli indiani. Tanto il Primshama che i fitopaleontologi inglesi Smithen e McCook pensano trattarsi di “tirilli strangolatori” e avanzano ipotesi originali e assai convincenti sulla vita di queste piante che devono essere state dotate di abnormi spinte vitali.
Si suppone che, allo scopo di contenere la loro diffusione, la natura abbia escogitato un curioso meccanismo di controllo ecologico, senza il quale esse avrebbero, in pochi milioni di anni, coperto interi continenti a spese di tutti gli altri esseri viventi. Trattasi, dicono gli studiosi, di un'eccezionale aggressività autodistruttrice, che si sarebbe [...] espressa in un lento e graduale avvolgimento delle piante vicine e di se stesse. L'estinzione di una specie attraverso lo strangolamento reciproco — un processo che i fitologi chiamano “eronecrìa” — si sarebbe svolto in poche migliaia di anni; ma prima della distruzione definitiva alcuni esemplari avrebbero generato, per mutazione, una nuova specie, a sua volta dotata geneticamente d'istinto suicita. E così via. [...]
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Tratto da Elementi di botanica parallela, di Leo Lionni, Gallucci Editore, 2017.