Bisticci, font di Lego, Watussi e infografiche
un magazine online di cultura visiva — dal 2006
Questa settimana, su Frizzifrizzi abbiamo scoperto che:
· l'archivio dell'Istituto Luce è tra i pochissimi, in Italia, a far parte del registro Memory of the World dell’UNESCO;
· secondo l'architetto e storico austro-statunitense Bernard Rudofsky le cosiddette “architetture vernacolari” sono «modelli del vero funzionalismo e della modernità senza tempo»;
· anche se tuttora sono solo una nicchia nel panorama dell'editoria per l'infanzia, i libri che usano le fotografie al posto delle illustrazioni esistono già da fine '800. Ma la prima, vera pietra miliare del genere arrivò nel 1930 con il libro The first Picture book. Everyday things for babies del grande fotografo americano Edward Steichen e di sua figlia Mary Steichen;
· la rivista Nightingale della Data Visualization Society prende il nome da Florence Nightingale, che oltre ad aver praticamente fondato l'infermieristica moderna fu anche una pioniera nell'ambito della visualizzazione dei dati: durante la guerra di Crimea si accorse che i soldati morivano più per le infezioni e la scarsa igiene dei reparti di soccorso che per le ferite di guerra, riuscendo a spiegare tutto ciò alle autorità attraverso i dati e quello che oggi chiamiamo “information design”;
· laddove ci sia una chiara violazione dei diritti umani, si può usare la legge per violare la legge.
Un imparare a guardare
In Italia è conosciuta quasi esclusivamente nel mondo dell'editoria per l'infanzia, ma la statunitense Tana Hoban, scomparsa nel 2006, è stata una figura fondamentale in diversi campi: nella fotografia commerciale, nella fotografia artistica, e nell'aver contribuito a introdurre l'immagine fotografica nei libri per bambine e per bambini, facendo da apripista per generazioni di autrici e autori. — Ieri lo spazio culturale Mutty, a Castiglione delle Stiviere, ha inaugurato una grande mostra dedicata a lei. È aperta fino al 22 gennaio 2022.
Dei mostri e un po' di disagio
10 letture illustrate per Halloween
Il pluripremiato autore Davide Calì consiglia albi pieni di zombie, scheletri, fantasmi, mostri pelosi e vampiri per bambine e bambini.
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Enrico Macchiavello ha disegnato centinaia di zombie
E l'abbiamo intervistato in occasione dell'uscita del suo libro illustrato ZoomBi.
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La vita è bella, anche se a volte ti senti fuori posto
Il quarto libro dell'acclamata serie Sarah's Scribbles dell’illustratrice e fumettista newyorkese Sarah Andersen.
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Un visualizzare (i dati)
Nightingale è la curatissima e approfondita rivista online della Data Visualization Society, un'organizzazione internazionale no profit che riunisce professioniste e professionisti della “data visualization” di tutto il mondo. — Ora il magazine sta per diventare cartaceo. Uscirà un numero ogni sei mesi e il primo è previsto per fine anno.
Dei caratteri di carattere
Disegnare lettere coi Lego
Il pluripremiato designer Craig Ward ha lanciato un progetto laterale, tra il ludico e la ricerca, tentando di creare nuovi alfabeti utilizzando i celebri mattoncini.
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Una poesia in forma di specimen tipografico (e viceversa)
Da Typotheque un gigantesco lavoro di gruppo che mette insieme tipografia, poesia, design editoriale e inclusività linguistica.
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Bisticciate di più
Tre nuove stampe in edizione limitata dei Bisticci del nostro Federico Demartini, autore dell'omonima rubrica che siamo orgogliose e orgogliosi di ospitare su Frizzifrizzi.
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Un confine
«Partendo dal presupposto che la legge sia un parametro fluido, che cambia a seconda del contesto, del periodo storico e dei privilegi di cui godiamo, essa definisce ciò che è considerato morale, lecito, in altre parole, giusto. Distribuisce il potere e la percezione del potere nella società, definendo, normalizzando, dividendo e controllando. Concentrandosi sulla relazione tra illegalità e spazio pubblico, la conferenza invita a relazionandosi su questo bordo tra legale e non legale. Esplora come poter agire la disobbedienza sotto gli occhi di tutt*, per suggerire possibili forme di complicità e resistenza» sostiene la performer Sara Leghissa. — Lo scorso 16 settembre l'artista ha portato la sua “conferenza temporanea” Will You Marry Me? sui muri di Bologna, grazie alle attiviste di CHEAP.
Una distrazione (dal politically correct)
Come mai una canzone intrisa di colonialismo come I Watussi continua a essere trasmessa?
Se lo chiede Davide Calì, che scrive a proposito delle “distrazioni” del politicamente corretto.
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Come ogni lunedì
È una nuova rubrica a cura della giovane illustratrice e tatuatrice Alessandra Bruni, che ogni settimana illustra una notizia della settimana precedente.
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E inoltre
Dall'architetto e designer Federico Babina una serie illustrata dedicata alle “architetture spontanee”.
ARCHITYPES →
L'illustratrice e animatrice Nata Metlukh ha raccolto in un filmato la “terza stagione” delle sue gif animate.
C'È PURE UN ALPACA INTERDIMENSIONALE →
L'archivio dello storico Istituto Luce si racconta in un breve video.
OVVIAMENTE REALIZZATO CON MATERIALI D'ARCHIVIO →
Una nuova puntata della “vicenda Self Area” di Lucca Comics & Games.
TUTTO È BENE QUEL CHE FINISCE BENE? →
Personaggio Marvel o font? 💬
SAPRESTI INDOVINARE, DAL NOME? →
Un tavolo con piano meccanico riavvolgibile per nerd dei puzzle 🧩
COSÌ CI PUOI MANGIARE SOPRA E POI RICOMINCIARE →
Su Eye on Design si parla dell'atlante progettato da Herbert Bayer nel 1953 🌍
L'IMPRONTA BAUHAUS SI VEDE ANCHE LÌ →
«Un viaggio visivo attraverso i sistemi grafici e di scrittura incorporati nei tessuti africani» ߷
THREADS: UN MERAVIGLIOSO PROGETTO DELLA DESIGNER FUNGI DUBE →
Il nuovo romanzo di Dave Eggers ha 32 copertine differenti 📚
E NE ARRIVERANNO ALTRE →
«La rete è tangibile, solo che è ovunque, solo che non è in nessun posto. È pura aura senza l’oggetto. Finché non arriva uno scoiattolo 🌐
SU IL TASCABILE MARCO ROSSARI PARLA DI TUBI DI ANDREW BLUM →
La domanda che molte persone si fanno da anni: perché non ricoprire i deserti di pannelli solari? 🌞
NON È COSÌ SEMPLICE →
Bonus Guardare la luce di Philip Perkis*
Quando ero uno studente al San Francisco Art Institute, partecipai a un seminario avanzato con Fred Martin. Era tenuto in una grande stanza con un lucernario. C'erano persone che lavoravano con mezzi diversi e discutevamo il nostro lavoro. Ci incontravamo dalle quattro alle sette di pomeriggio e Fred Martin non ci lasciava accendere le luci.
Tutto cambiava insieme alla luce in quelle tre ore: il lavoro, le persone, lo spazio, le nostre relazioni reciproche — tutto. Fu rivelatorio.
Grazie, Fred Martin.
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* Da Insegnare fotografia. Note raccolte, edito da Skinnerboox.
Classe 1935, Philip Perkis è un fotografo ed educatore americano. Per anni ha raccolto pensieri, consigli ed epifanie, mettendo tutto assieme in un volume uscito originariamente nel 2005 e pubblicato in Italia nel 2018.