Puzzle illustrati, orsi, dumplings e ballate della morte
un magazine online di cultura visiva — dal 2006
Questa settimana, su Frizzifrizzi abbiamo scoperto che:
· «senza la foto virale della Ever Given che blocca il canale di Suez avremmo problematizzato un fenomeno economico molto astratto come l’interrompersi delle filiere della globalizzazione? Non penso» sostiene Mattia Salvia del Centro Studi sul Ventunesimo Secolo;
· nel celebre pezzo La canzone di Marinella, pare che Fabrizio De André cantasse la morte della prostituta Mary Pirimpò, uccisa a colpi di pistola da mano ignota e poi gettata nel fiume Olona;
· oltre a essere uno dei più grandi artisti della decorazione di inizio '900, il francese Édouard Bénédictus fu l'autore di una delle più grandi invenzioni per la sicurezza stradale (e non solo): il vetro stratificato, quello che quando si rompe non dissemina pericolosi frammenti ed è ancora usato per i parabrezza di tutte le auto;
· con un puzzle si può ricostruire pure una vita andata in pezzi;
· il food pairing è uno dei più recenti fenomeni della cucina mondiale: mette insieme la neurogastronomia, cioè lo studio di come il cervello percepisce i sapori, e l’analisi dei profili aromatici presenti nel cibo. È nato tutto da una domanda — «perché quando annuso un kiwi ci sento anche il mare?» — e da un piatto, il kiwître, preparato con un’ostrica cruda disposta su dadi kiwi con crostini e una crema di cocco e lime.
Una mostra che diventa quattro mostre
Inaugura oggi a Cremona la XVI Mostra Internazionale di illustratori contemporanei. Il tema è l'Utopia. Per l'occasione si terranno anche altre tre esposizioni: quella del giovane illustratore romano Francesco Fidani, quella di un grande maestro come Guido Scarabottolo, e quella della leggenda vivente David McKee, creatore dell'elefantino Elmer. — Le organizza tutte l'associazione Tapirulan.
Delle illustrazioni come passatempo, o per segnare il tempo
12 mesi con la storia del cinema
Il calendario della designer e illustratrice Chiara Palillo ripercorre oltre un secolo di storia della settima arte, con locandine che poi diventano stampe da incorniciare
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Dei puzzle illustrati
Piece & Love è un progetto tutto italiano, nato per rimettere insieme i pezzi di una vita dopo la perdita del lavoro e di una persona importante.
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Il coloring book di Vito Manolo Roma
31 disegni — realizzati tra Milano e Istanbul dal 2017 al 2021 — di una delle figure chiave dell'underground milanese, in un libro da colorare per adulti.
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Delle ballate
Micol Beltramini e Daniele Serra hanno raccolto in un libro a fumetti le ballate tragiche, gli omicidi cruenti e i delitti irrisolti, pensando alle Murder Ballads di Nick Cave e raccontando storie che vanno dal'500 a La canzone di Marinella di De André. — Ci hanno raccontato tutto il lavoro fatto in un'intervista.
Degli albi, e chi li fa
Cinque libri sugli orsi
Cinque è una rubrica di Davide Calì che parla di cinque libri, cinque fumetti o cinque-qualsiasi-altra-cosa.
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La stanza di Sarah Zambello
Laureata in Scienze dell’Educazione, Sarah Zambello svolge attività di progettazione di interventi di educazione alla lettura e realizza laboratori di narrazione presso scuole e librerie.
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La stanza di Elisa Mazzoli
Da piccola leggeva Gianni Rodari, Astrid Lindgren, Italo Calvino, Mario Lodi, Collodi, Jules Verne, e fra un libro e l’altro ascoltava le canzoni di Bruno Lauzi. Oggi scrive libri per l'infanzia e collabora con università e enti come mediatrice della narrazione.
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Delle icone del XXI secolo
«Mi sembra che l’ultimo anno abbia mostrato bene come stia nascendo un linguaggio espressivo globale. Un esempio sono i meme dei talebani, che poi in parte sono meme conservatori americani che i talebani hanno preso e ripostato. Il motivo per cui sono diventati virali come “curiosità” o “stranezza del presente” è presto detto: non ci aspettiamo che i talebani, che in Occidente consideriamo come dei barbari usciti da un’altra temporalità, possano usare un linguaggio come quello dei meme. E invece lo padroneggiano». — Abbiamo intervistato Mattia Salvia, fondatore del Centro Studi sul Ventunesimo Secolo, che lancia oggi la campagna per abbonarsi alle quattro riviste in uscita nel 2022.
Dei fiori e dei sapori
Dei pattern floreali di inizio '900
Chimico e inventore, Édouard Bénédictus fu anche un artista eclettico: componeva musica, incideva il cuoio, dipingeva, progettava scenografie e costumi e disegnava decorazioni tessili.
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Tre libri sul cibo
Uno è un ricettario a fumetti che insegna a preparare i dumplings, uno è un ricettario di piatti tradizionali francesi (ed è pieno di terrine, salsicce e paté) e uno spiega attraverso le infografiche i misteri del “food pairing”.
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Come ogni lunedì
È una nuova rubrica a cura della giovane illustratrice e tatuatrice Alessandra Bruni, che ogni settimana illustra una notizia della settimana precedente.
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E inoltre
Un corto realizzato mescolando animazione digitale e stampa risograph per raccontare la storia di una bambina e della sua percezione della morte.
SI INTITOLA CHADO →
Il colore del 2022, secondo Pantone, è un blu pervinca 🎨
E PER LA PRIMA VOLTA SI TRATTA DI UNA TINTA COMPLETAMENTE NUOVA →
L'artista statunitense Rutherford Chang sta collezionando tutte (tutte!) le copie mai uscite del White Album dei Beatles 🎶
LE COPERTINE BIANCHE SONO DIVENTATE DELLE TELE SULLE QUALI HA DISEGNATO IL TEMPO →
Siamo già alle classifiche. 📋
I 50 MIGLIORI ALBUM DEL 2021 SECONDO PITCHFORK →
I MIGLIORI FILM SECONDO IL NEW YORK TIMES →
LE EMOJI PIÙ UTILIZZATE →
Un'app che crea opere d'arte con l'Intelligenza Artificiale in base alle parole chiave che inserisci. C'è anche la versione per browser 🐱
PROVA CON “GATTINI” →
Un orologio da tavolo che ti mostra in percentuale quanto ti è rimasto da vivere, in base all'aspettativa di vita che hai ⏰
SI CHIAMA SHORTLIFE →
Correggere la proiezione di Mercatore riportando i paesi alle loro dimensioni originali 🗺️
IL MONDO DIVENTA UN PUZZLE →
I resti di un villaggio abbandonato nato attorno a un impianto di estrazione del petrolio ormai dismesso, in una serie di foto di Jonas Daley 🏜️
LE HA SCATTATE NELLA PROVINCIA CINESE DEL QINGHAI, SULL'ALTOPIANO DEL TIBET →
Bonus Motivazioni* di Joan Fontcuberta
Appare evidente che siamo soggetti a un’inflazione d’immagini senza precedenti. Questa inflazione non è solo l’appendice di una società ipertecnologica, ma anche il sintomo di una patologia culturale e politica, in seno alla quale irrompe il fenomeno postfotografico. La postfotografia fa riferimento alla fotografia che fluisce nello spazio ibrido della socialità digitale e che è conseguenza della sovrabbondanza visuale. Quel villaggio globale profetizzato da Marshall McLuhan s’inscrive nell’iconosfera, che oggi non è più una mera astrazione allegorica: abitiamo l’immagine e l’immagine ci abita. Debord l’ha espresso con parole chiare: «là dove il mondo reale si cambia in semplici immagini, le semplici immagini divengono degli esseri reali». Siamo immersi nel capitalismo delle immagini, e i suoi eccessi, più che sommergerci nell’asfissia del consumo, ci pongono di fronte alla sfida della sua gestione politica.
Quel che succede però è che le immagini hanno cambiato la propria natura. Non funzionano più nel modo in cui siamo abituati, sebbene dilaghino in tutti i campi pubblici e privati come mai prima nella storia. Moniti come quelli di McLuhan e Debord sono stati confermati. La situazione si è acuita grazie all’introduzione della tecnologia digitale, di internet, della telefonia mobile e dei social network. Come se fossero spinte dall’enorme energia di un acceleratore di particelle, le immagini circolano nella rete a velocità vertiginosa; hanno dismesso il ruolo passivo di illustrazioni e sono diventate attive, furiose, pericolose… Eventi come quello delle caricature di Maometto e della tragedia di «Charlie Hebdo» a Parigi dimostrano fino a che punto la loro forza può arrivare a costituire un casus belli: uccidiamo e veniamo uccisi a causa di alcune immagini. L’istantanea di un bambino curdo affogato sulle coste della Turchia è capace di sbloccare accordi internazionali sui rifugiati e l’immigrazione, paralizzati dalla burocrazia e dall’inerzia dei dirigenti politici. Le fotografie continuano a scuotere le nostre coscienze, ma il loro numero è cresciuto esponenzialmente, questo le ha rese molto più sfuggenti e quindi più difficili da controllare.
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* Estratto dal primo capitolo del saggio La furia delle immagini. Note sulla postfotografia, di Joan Fontcuberta, Giulio Einaudi Editore, 2018.
Joan Fontcuberta (Barcellona, 1955) è uno dei più importanti fotografi contemporanei, oltre che docente, saggista, curatore e scrittore.