Baci, sistemi solari, oggetti tipografici volanti e gocce d'acqua
un magazine online di cultura visiva — dal 2006
Questa settimana, su Frizzifrizzi abbiamo scoperto che:
· nella prima versione del Pinocchio di Collodi, il burattino moriva impiccato dal Gatto e dalla Volpe e non c'era alcuna illustrazione;
· i baci si possono tramandare, spedire e mettere in valigia. E poi possono essere invisibili e potentissimi, magici, amari, profumati di rosa o di violetta, oppure scuri come una giornata di pioggia;
· sul divano dove faceva sdraiare le sue pazienti e i suoi pazienti, Freud stendeva prima un tappeto;
· il micro-mondo che c'è in una goccia di acqua di fosso assomiglia a una grande città piena caos;
· se i Beatles fossero un oggetto celeste, sarebbero il Sole. E Hendrix una luminosa cometa che transita una volta sola.
Delle storie
Sono quelle degli “illustrastorie”, cioè delle grandi autrici e dei grandi autori per l'infanzia, raccontate dalla pagina Facebook Storie di illustrastorie fondata circa un anno fa da Francesca Tancini ed Ericavale Morello. — Oggi il bel progetto è diventato un libro illustrato, che raccoglie 36 profili, da Beatrix Potter ad Attilio Mussino, da Astrid Lindgren a Tove Jansson, da Roald Dahl a Edward Gorey, da Maurice Sendak e Iela ed Enzo Mari.
Dei disegni
Il corpo nei disegni di bambine e bambini
A questo tema è dedicata una mostra organizzata dal PInAC, unico museo in Europa interamente focalizzato sui disegni dell'infanzia.
L’esposizione è costituita da opere che vanno dagli anni ’60 a oggi, realizzate da autrici e autori tra i 3 e i 15 anni, provenienti da tutto il mondo.
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Cinque albi illustrati sui baci
Li consiglia il nostro Davide Calì nella sua rubrica Cinque.
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Delle lettere fatte di tessuto
Sono quelle progettate da Gianluca Alla e Hansel Grotesque per la loro mini-collezione Flying Objects, composta da un tappeto fatto a mano in Nepal e una coperta tessuta con telai Jacquard dalla più antica azienda tessile calabrese: Lanificio Leo. — Tutto è nato da una domanda fatta da Hansel Grotesque ad Alla: «Il tuo lavoro è principalmente caratterizzato da elementi in movimento, animazione di lettere, forme, tipografie. Come possiamo tradurre tutto questo in prodotti, in tessuti?»
Delle scoperte
Dentro una singola goccia d'acqua
In una goccia d'acqua presa da un fosso può nascondersi un intero universo di creature. Ce le mostra l'illustratrice Irene Penazzi, in un libro liberamente ispirato a una fiaba di Andersen, pubblicato dalla nuova casa editrice Hopi Edizioni.
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Scientificast, il podcast sulla scienza
Esiste da più di 10 anni e racconta le scoperte attraverso le voci di studenti, docenti, ricercatori e ricercatrici, professioniste e professionisti in campo scientifico. Contenuti accademici ma in tono informale e coinvolgente.
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I “Sistemi Solari” della musica
Nella sua nuova serie di poster lo studio britannico Dorothy ha alzato gli occhi al cielo ribattezzando gli oggetti cosmici coi nomi di alcune delle band, delle artiste e degli artisti più influenti del rock e della musica elettronica.
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Dei progetti per il 2022
Li si potrà affidare alla nuova agenda 365di2022 di Camilla Ronzullo, in arte Zelda was a writer, fondatrice dell'omonimo blog per «amanti delle parole scattate e delle immagini scritte». — Ispirata all'iconografia tradizionale messicana, l'agenda è uno scrigno di sorprese. Ogni spazio è occupato da qualcosa: cornicette, amuleti, pattern, commenti, inviti a scrivere scrivere scrivere, ad appuntare, a fare.
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Come ogni lunedì
È una rubrica a cura della giovane illustratrice e tatuatrice Alessandra Bruni, che ogni settimana illustra una notizia della settimana precedente.
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E inoltre
Un corto d'animazione iper-natalizio, realizzato da Andrea Love e Phoebe Wahl 🎄
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Bonus 1943* di Babbo Natale (J.R.R. Tolkien)
Casa fra le Vette,
Polo Nord,
Natale 1943
Mia cara Priscilla,
auguri per un Natale davvero felice! Penso che quest'anno appenderai la tua calza per l'ultima volta: spero proprio che lo farai, dato che mi sono rimasti ancora alcuni regalini per te.
Dopo questa lettera dovrò dirti più o meno “addio”: voglio dire che ovviamente non mi dimenticherò di te. Qui noi conserviamo sempre i vecchi numeri dei nostri vecchi amici e così le loro letterine; e più avanti negli anni speriamo di tornare una volta che loro saranno cresciuti e avranno delle case tutte proprie con dentro dei bambini.
I miei fattorini mi riferiscono che in giro la gente sta definendo quest'anno “cupo”. Credo che s'intenda dire infelice: e così temo infatti sia in moltissimi di quei luoghi in cui mi dilettavo particolarmente di andare; ma sono contentissimo di sentire che tu non sei ancora del tutto infelice. Non esserlo! Io sono ancora vivo e vegeto, e tornerò presto, gioioso come sempre. Il mio Paese non ha subito danni; e, benché le mie scorte siano sempre più ridotte, spero di sistemare tutto al più presto.
Orso Bianco – troppo stanco per scrivere di suo pugno (così almeno dice lui) –
Lo sono, davero.
ti manda un messaggio speciale: tanto affetto e un abbraccio forte forte! Dice che debbo domandarti se hai ancora un orsacchiotto di nome Silly Billy, o qualcosa del genere; oppure se oramai si è del tutto consunto.
Fai avere i miei saluti affettuosi anche agli altri: a John, a Michael e a Christopher... e ovviamente a tutti i tuoi animaletti di cui mi hai sempre raccontato tante cose.
Siccome non ho molte delle cose che di solito vuoi, ti mando delle belle monete lucide e splendenti... Ne ho tantissime (direi più di quante ne hai tu; ma a me non servono granché, forse più a te). Potresti usarle per comperarti un libro che davvero vuoi.
Saluti affettuosissimi dal tuo vecchio amico, Babbo Natale
––––––
* Estratto dal libro Lettere da Babbo Natale di J.R.R. Tolkien, Bompiani, 2017.
Dal 1920 al 1943 a casa Tolkien arrivarono, ogni Natale, delle lettere direttamente dal Polo Nord, indirizzate ai figli e alla figlia del grande scrittore britannico. Le scriveva Babbo Natale in persona, corredandole con dei disegni.
P.S. la frase in grassetto è volutamente sgrammaticata: era Orso Bianco a scrivere!