Facce, poster, camminare e arrampicarsi
un magazine online di cultura visiva — dal 2006
Questa settimana, su Frizzifrizzi abbiamo scoperto che:
❉ «All’epoca, era il ’66 o il ’67, dipingevo quadri sotto l’influenza di Paul Klee, sai facevo tele piene di quadratini colorati. E poi mi piacevano gli elefanti. Ne disegnavo spesso. Un giorno i quadratini e un elefante si sono incontrati»: così il grande David McKee raccontava la genesi del suo famoso elefantino Elmer;
❉ la qualità della nostra vita dipende soprattutto dal buono stato del nostro equipaggiamento personale, cioè dal fatto di fare attenzione a ciò che succede nello spazio attorno a noi;
❉ Dierdre Wolownick sostiene che «bisogna allenarsi a distinguere il pericolo reale, quello che ci può effettivamente portare alla morte, da quello che è invece un pericolo che percepiamo solo in quanto tale, ma che è in realtà generato dalla nostra mente. Su quest’ultimo tipo di pericolo possiamo lavorare, possiamo trovare una soluzione, su quello reale non possiamo avere alcun tipo di controllo, non possiamo cambiarlo»;
❉ il 27 febbraio del 1511 molti nobili di Udine furono sterminati in una rivolta del popolo e dei contadini. Il giorno passò alla storia come “il crudele giovedì grasso”;
❉ in Italia esistono probabilmente più tipi di pasta che giorni in un anno;
❉ si dice che, raggiunti i quarant'anni, un uomo abbia la faccia che si merita.
Una scomparsa
«In realtà non credo che i miei libri siano solo per bambini. Mi piace pensare che mentre scrivo lo sto facendo non solo per il bambino ma anche per l’adulto che è già nel bambino e per il bambino che è rimasto nell’adulto».
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Il 6 aprile si è spento, a 87 anni, l'illustratore e autore britannico David McKee, il “papà” del celeberrimo elefantino pezzato Elmer. Qualche anno fa il nostro Davide Calì lo incontrò e lo intervistò.
Dei volti
Tre maschere in legno
Il designer Andrea Maddaloni ha realizzato delle sculture-omaggio al grande Bruno Munari e al suo celebre libro Alla faccia!
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Disegnare ritratti
Fukt è una rivista indipendente interamente dedicata al disegno. Il nuovo numero è focalizzato sui volti e sulla ritrattistica (e invita a “scarabocchiare” la copertina).
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Le facce delle carte
Le carte udinesi ispirate a una rivolta contadina del ‘500, nate come progetto universitario di un gruppo formato da due studentesse e uno studente dell’Accademia di Belle Arti di Udine.
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Una mostra
«L’invasione russa ai danni dell’Ucraina ha fatto rivolgere verso l’Est Europa gli sguardi del mondo intero. Questo festival deve essere un’occasione di confronto e apertura. Le storie e i disegni in arrivo dall’Europa Orientale non sono certo una cura contro la guerra, ma possono essere un vaccino per rallentare la diffusione dell’odio. Per guardare a est dei nostri confini con curiosità invece che con preoccupazione, accogliendo idee e persone anziché respingerle».
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Ha inaugurato ieri a Roma il Baba Jaga Fest, il primo festival dedicato al fumetto est-europeo.
Dei poster
Never Again Gallery
Artiste e artisti dell’Ucraina hanno reinterpretato i manifesti di propaganda della Seconda guerra mondiale. Si possono scaricare gratis.
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Sei poster d'autore per chi ama la pasta
Barengo, Cobelo, De Masi, Di Lauro, Falsini e Vidali hanno disegnato un poster a testa, o meglio un “paster” per Casa Milo, storico pastificio pugliese.
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I 100 “mattoni” più importanti della letteratura, in un poster da grattare
Quando si è finito un libro, si gratta la copertina. La sfida è completarli tutti.
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Delle sfide
«Solitamente invecchiando cominciamo a capire che non è stata una buona idea quella di passare così tanto tempo a pensare di non essere bravi abbastanza, quando ci saremmo semplicemente potuti divertire».
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A 55 anni Dierdre Wolownick ha corso la sua prima maratona. Poi ha iniziato a fare arrampicata e a 66 anni è diventata la donna più anziana a conquistare la cima dell'El Cap. La nostra Giulia Ficicchia l'ha intervistata a proposito della sua vita e della sua autobiografia.
Un viaggiare
Delle camminate a piede libero
Le organizza, a Milano, il fumettista Lorenzo Sartori, che spiega a Davide Calì come ha riscoperto il piacere di camminare, parlare e disegnare tra le vie della città.
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Delle isole a forma di lettera
Sono quelle del Type World ideato dal designer bresciano Marco Tanfoglio unendo due passioni: quella per la geografia e quella per la tipografia.
Ora ha lanciato una campagna su Kickstarter per realizzare delle stampe e un atlante.
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A zonzo per la Londra brutalista
Blue Crow Media ha pubblicato la nuova edizione di una mappa che propone un itinerario tra le architetture in stile brutalista della capitale britannica.
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Come ogni lunedì
È una rubrica a cura della giovane illustratrice e tatuatrice Alessandra Bruni, che ogni settimana illustra una notizia della settimana precedente.
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E inoltre
❉ Nata per incentivare e divulgare la conoscenza delle tecniche di produzione dei cosiddetti “libri-gioco”, l'associazione Ts’ai Lun 105 ha lanciato la nuova edizione del suo bando di concorso.
I libri gioco si fanno con le macchine ☞
❉ Cinque tra i migliori albi illustrati a tema western.
Consigliati da Davide Calì ☞
❉ Meravigliose confezioni illustrate di fiammiferi giapponesi 🔥
Risalgono agli anni '20/30/40 ☞
❉ Dopo aver chiuso il suo studio, il designer Stefan Sagmeister ha lanciato un linea di abbigliamento 👕
Si chiama Sagmeister 123 e punta sulla filosofia “slow fashion” ☞
❉ La nuova identità visiva dell'Eames Institute 🪑
Opera dello studio Manual Creative ☞
❉ Un logo in infinite varianti 🔁
Progettato dalla designer Talia Cotton per la nuova organizzazione artistica Guilty by Association ☞
❉ C'è sempre un altro lato della medaglia 🤷
YES, BUT: una serie di webcomics su Instagram ☞
❉ «Ogni filosofia è sospesa tra l’assioma e il sospiro. Il pessimismo vacilla, in bilico sul baratro» 😔
Il nuovo libro di Eugene Thacker, pubblicato da Not, è una raccolta di aforismi sul pessimismo ☞
Bonus Insetti senza frontiere* di Guido Ceronetti
Costruire una pace pone una perplessità tragica: è come se un chirurgo avesse sotto i ferri, col dovere di salvargli la vita, un pericoloso assassino. Quando si sarà rimesso, riprenderà ad uccidere.
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La guerra cura e talvolta guarisce tutte le più gravi malattie della pace: ma l’energia della cura è necessariamente eccessiva e un numero elevato di pazienti non sopravvive.
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Nessuno è perso, nell'infinito. Terribile è perdersi, sentire di essere persi, nel finito.
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Le parole degli ottimisti pugnalano nella schiena l’infinità del martirio degli esseri umani sulla terra.
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La Bomba non è un mezzo, perché troppo grande in assoluto. Se venisse impiegata, il minimo dei suoi effetti sarebbe più grande di qualsiasi scopo (politico, militare) gli uomini volessero raggiungere. Effectus trascendit finem: non soltanto il suo effetto andrebbe molto al di là del suo presunto scopo, ma secondo ogni previsione metterebbe in forse qualsiasi ulteriore possibilità di proporsi degli scopi, quindi anche ogni ulteriore impegno di mezzi, annullando così il principio mezzo-fine in quanto tale. Sarebbe assurdo chiamare mezzo un simile oggetto. La potenza virtuale delle scorte odierne di bombe è già assoluta. Se a Hiroshima fu impiegata come mezzo, in seguito è diventata una fìne-in-sé, contenente la fine di ogni altro fine.
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La verità è che l’uomo è un falso Dio e il più falso degli idoli. Non dobbiamo esitare o essere tiepidi nel tirar giù e farne a pezzi le statue. Giù dai piedestalli, come i bronzi indecenti di Lenin, Mussolini, Stalin, Saddam Hussein! Fare questo Yoga liberatorio, ripetendo IO RINNEGO L'UOMO. Rinneghiamolo questo simulacro dell’essere uomo davvero, questo manufatto uterino che non sarà padrone di un Sé, che sarà fatto correre su rotaie e rotaie appena avrà messo fuori la micidiale testa! Rinnega, rinneghiamolo con serrate meditazioni questo scellerato che si è impadronito da stupratore sadico della terra per fame un inferno mai potuto immaginare da nessun veggente antico, da nessun pittore di Giudizi Finali cristiani. Sì, Hieronymus - lui vedeva, lui vide giusto, vide che cosa siamo e diventiamo. Anche qualche pittura indiana di Samsàra fa perfette radiografie. Via dall’uomo, via! Pietà, non esaltazione. Aristotelicamente, orrore e pietà, ma di questa poca. Dentro noi stessi lo dobbiamo esecrare, tanto da cessare di riprodurlo, di mostrarlo con stolido orgoglio al resto dei viventi terrorizzati...
* Frammenti sparsi da Insetti senza frontiere di Guido Ceronetti, Adelphi, 2009.
Ceronetti (1927 - 2018) è stato un poeta, filosofo e teatrante.
Insetti senza frontiere è il Manifesto di un'ideale associazione senza fini di lucro in difesa della libertà di pungere il sopravvalutato e sovrabbondante genere umano.