Club londinesi, palazzoni est-europei e libri-gioco
un magazine online di cultura visiva — dal 2006
Questa settimana, su Frizzifrizzi abbiamo scoperto che:
❉ per chi progetta un libro-gioco è essenziale conoscere i materiali e i segni. Conoscerli è importante come lo era per Van Gogh la conoscenza dei colori e della loro materia;
❉ collezionare è cedere a quella vocina che, quando ti imbatti in qualcosa, ti dice che ne ha assolutamente bisogno;
❉ «c'è stato un lungo lavoro per immaginare quale potesse essere il nome della testata; alla fine non ce ne era nessuno che mi convincesse, così ho pensato di usare una parola che non c’entrasse nulla, che avesse un significato misterioso e mi è venuta in mente questa parola che in barese significa letteralmente “acchiappa, agguanta”, ma che in senso figurato significa “fai attenzione”» dice il fondatore della rivista Awand;
❉ il magazine britannico Sleazenation, fondato nel '96 e chiuso nel 2003, si chiamò così perché nel periodo in cui nacque i tabloid erano pieni di scandali e sulle copertine appariva spesso il termine sleaze, cioè “squallore”;
❉ korobu in giapponese indica il precipitare ma anche l’apostasia dei missionari gesuiti che in Giappone si convertivano al buddhismo;
❉ dove oggi c'è l'Apple Store di Piazza Liberty, a Milano, prima c'era il cinema Apollo, prima ancora il Teatro Mediolanum e, andando ancora più indietro, il Teatro Trianon e il Teatro Milanese.
Un'intervista
Si chiama Awand — che in barese significa “acchiappa, agguanta” e, in senso figurato, “fai attenzione”— ed è una rivista che parla di illustrazione, musica, cinema, teatro, letteratura e poesia attraverso interviste ad autrici e autori, dai nomi più conosciuti ai nuovi talenti.
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L'ha fondata l'anno scorso il design Antonio Cornacchia, che la nostra Giovanna Canzi ha intervistato.
Dei libri pieni di storie
Quei teatri che non lo sono più
Una piccola pubblicazione indipendente racconta, attraverso tantissime immagini, le storie di 13 teatri milanesi che oggi (tranne uno) non sono più teatri.
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Chi abita quei palazzoni grigi dell'Europa dell'Est
Lo studio polacco Zupagrafika ha dedicato il suo nuovo libro alle inquiline e agli inquilini degli edifici modernisti e brutalisti di edilizia pubblica di 40 città dell'ex blocco sovietico.
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Un topolino
È il protagonista di un corto d'animazione girato a passo uno, che lo vede decidere di privarsi di una preziosa mandorla per sabotare un congegno creato dagli uomini.
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È la trama di Roads, videoclip diretto e realizzato da Ericailcane per la band bolognese Korobu, per la quale ha anche disegnato la copertina dell'album d'esordio.
Dei mondi, attorno a della musica
Le foto della scena dei club londinesi di fine anni '90
Il libro While You Were Sleeping raccoglie gli scatti realizzati tra il 1998 e il 2000 dal fotografo Ewen Spencer nelle notti londinesi per la seminale rivista Sleazenation.
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Il collezionista di dischi kitsch
Lui si chiama Robin Ash, vive nei sobborghi della provincia inglese ed è il protagonista di un lento e delicato cortometraggio in cui mostra la sua collezione, parla della sua vita e va alla ricerca di un vinile che ancora non ha.
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Delle avventure con la carta
«Il libro-gioco nasce così, da un materiale e da un segno, sia fatto a matita o con una penna a sfera scarica o con un paio di forbici. Un’avventura che parte quasi sempre da un’idea e da un modo originale di realizzarla. Spesso il lampo creativo arriva dalla consistenza del materiale stesso o dall’effetto di un segno su un materiale».
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Pubblichiamo in esclusiva il breve saggio Progettare il libro-gioco, scritto da Emanuela Bussolati e raccolto nel nuovo numero della rivista Hamelin.
Degli albi illustrati
Cinque libri di David McKee
Davide Calì consiglia 5 albi del grande autore per l'infanzia scomparso a inizio aprile.
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Come ogni lunedì
È una rubrica a cura della giovane illustratrice e tatuatrice Alessandra Bruni, che ogni settimana illustra una notizia della settimana precedente.
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E inoltre
❉ «Tutti gli esseri viventi nascono e muoiono.
L’acqua scorre e non ritorna mai più.
I soldi che hai potrebbero andarsene via.
Tuttavia, potresti fare amicizia con qualcuno che era un nemico.
Tutto continua a cambiare, non rimane più lo stesso.
Anche queste idee potrebbero essere cambiate, in un attimo».
Un corto d'animazione sui cambiamenti, in cui tutto scorre e muta ☞
❉ Una balena che nuota nell'aria.
È una scultura cinetica in legno realizzata dal designer francese Sylvain Gautier, che in un video mostra tutto il lavoro fatto ☞
❉ La mostra Motion. Autos, Art, Architecture curata da Norman Foster 🚙
Al Guggenheim di Bilbao ☞
❉ Un bellissimo progetto di comunicazione per far comprendere i disagi della dislessia 👀
Opera del designer Mohamed Samir e dell'agenzia BBDO ☞
❉ A che ora si cena nei vari paesi europei 🥘
Una mappa ☞
❉ Recensire cose che di solito non si recensiscono, tipo il singhiozzo, fare la cacca, la mezzanotte, gli ascensori, i fulmini, l'estate... ✍️
Earth Reviews: «It turns out Earth is just a simulation. Luckily, the creators are looking for feedback» ☞
❉ Filmati dell'800, colorizzati 🎞
Un canale YouTube ☞
❉ Il declino delle chiese italiane (e quindi anche della Chiesa italiana?) ⛪️
Nelle foto di Roman Robroek ☞
❉ Tre libri da collezione con ogni singolo dettaglio degli affreschi della Cappella Sistina 🫰
Prezzo? 22.000 $ ☞
Bonus io infatti non avevo neanche il letto* di Nanni Balestrini (Buon 1º maggio)
io infatti non avevo neanche il letto avevo appoggiato per terra due pezzi di legno e ci avevo messo sopra un po’ di frasche e dormivo così su quei due pezzi di legno io non ci ho soldi e niente gli ho detto faccio un lavoro che appena mi permette di mangiare ti sembra giusto che tua sorella si sposa con uno come me e viene a stare in un posto come questo e allora il fratello carabiniere ha perso tutte le sue intenzioni bellicose e evidentemente si è convinto e io in quel bosco ci ho lavorato ancora sei o sette mesi ho lavorato per la forestale a piantare alberi tutto lì intorno finché poi sono riuscito a trovare qualcosa di meglio e sono entrato nella Carbosarda come si chiamava lì allora la miniera la Montecatini sono entrato in miniera
ma ho fatto il minatore per pochissimo solo sette o otto giorni sono stato lì sotto a scavare io parlavo un po’ il tedesco che avevo imparato in Germania al campo non è che parlavo bene mi arrangiavo e nella miniera c’erano degli ingegneri tedeschi che mettevano delle apparecchiature nuove e così per questa ragione e perché in guerra in marina avevo fatto l’elettricista mi hanno trasferito subito sono stato trasferito a Serucci e lì ho lavorato un po’ con quei tedeschi e poi mi hanno messo al turno come elettricista lì sotto a Serucci e da allora ho sempre lavorato come elettricista e questo è il mio lavoro
faccio il lavoro di elettricista anche qui nel cantiere dove adesso lavoro dove si scava una galleria in una collina dove passerà il treno della direttissima Roma-Firenze c’è una macchina enorme tutta automatica che scava la collina e che dà già la galleria tutta finita è la più grande talpa del mondo mi ha detto l’ingegnere americano ha uno strascico dietro lunghissimo che non finisce mai la talpa si muove da sola tutta idraulica penetra nella terra e scava per tutta l’altezza della galleria e automaticamente la terra viene portata fuori e si apre nella collina lo spazio per mettere gli enormi cerchi di cemento che uno dietro l’altro formano la parete interna della galleria
nella galleria ci sono i locomotori a nafta che portano avanti e indietro i carrelli è un inferno il rumore è spaventoso l’aria è irrespirabile è una cosa peggio della polvere nera in miniera perché questo fumo dei locomotori che vengono messi sotto sforzo e che manutenzione non ne fanno quasi mai brucia gli occhi la gola i polmoni e là sotto ci troviamo a prendere il 28 per cento in più per il lavoro nel sottosuolo mentre normalmente si prende il 48 per cento perché dicono che lì è una zona agricola ma non è che nella galleria noi ci piantiamo patate e cipolle è chiaro che il sottosuolo in città o in campagna è sempre uguale e allora perché non ci devono dare il 48 per cento e per questo stiamo cominciando una lotta
ci sono intanto le lotte per la casa per l’autoriduzione degli affitti che ormai si è estesa a tutto il quartiere basta guardare qui fuori dalla finestra queste case schifose dove ci obbligano a stare qui nel quartiere per vedere che condizioni di vita ci sono tutti questi palazzi che sembrano caserme costruite male senza nemmeno la licenza di abitabilità dicono che c’è la crisi e gli affitti che dobbiamo pagare aumentano però le paghe sono molto basse e così finisce che metà di questa paga se la ripigliano subito con l’affitto perciò la nostra rabbia e questo odio che abbiamo e perciò ci dobbiamo ribellare a questo stato di cose e per prima cosa questi porci se lo devono sognare di potere continuare ancora tranquillamente a rubarci tutti questi soldi e poi se lo devono sognare di poterci buttare fuori dalle case quando vogliono con la loro polizia
perciò qui adesso con questo problema della casa io dico a quelli che si illudono dell’intervento del governo dico che le elezioni i governi i partiti i sindacati lasciano il tempo che trovano nel modo più assoluto abbiamo avuto l’esperienza da sempre che ci deve insegnare che c’è soltanto un modo per risolvere le nostre lotte è che prima di tutto dobbiamo essere tutti uniti insieme nella lotta e poi che dobbiamo portarla avanti decisi fino in fondo e poi che deve essere una lotta dura se vogliamo veramente vincere sono queste le tre regole principali che dobbiamo avere sempre in mente e che non dobbiamo mai dimenticare
* Testo tratto dal primo capitolo di Carbonia. Eravamo tutti comunisti di Nanni Balestrini, Bompiani, 2013.
Balestrini (1935 - 2019) è stato poeta, romanziere e grande sperimentatore di linguaggi. Ha fatto parte delle avanguardie, prima coi poeti “Novissimi” e poi col “Gruppo 63”, e contribuito alla nascita di riviste culturali come Il Verri, Quindici, Alfabeta, Zoooom e Azimuth.