Scopertine, maioliche, mercatini e albi sull'ecologia
un magazine online di cultura visiva — dal 2006
Questa settimana, su Frizzifrizzi abbiamo scoperto che:
❉ «l’illustrazione» sostiene Serena Mabilia «parte sempre da una parola o da più parole che non necessariamente sono scritte. Parte da un pensiero, e quel pensiero prende una forma, dei contorni, dei colori. Per me funziona così: quelle parole, quel pensiero, le vedo nella mia testa e poi le disegno, ed è così che te le racconto, usando un alfabeto non più di lettere, di parole, ma trasformato in un altro codice»;
❉ due semplici O di un titolo di un libro possono diventare delle fedi nuziali (nei Promessi sposi), un volto con aureola (ne La leggenda del santo bevitore di Joseph Roth), o una nuvoletta “mumble mumble” da fumetto (in Storie che danno da pensare di Walser);
❉ una volta l'ecologo forestale senegalese Baba Dioum disse: «Conserveremo solo ciò che amiamo, ameremo solo ciò che abbiamo compreso, comprenderemo solo ciò che ci è stato insegnato bene». Ecco perché è importante conoscere, capire e saper insegnare per salvaguardare l'ambiente e il pianeta;
❉ perforatrice, spago, registratore, timbro e carta velina sono alcuni degli strumenti utili per iniziare a costruire un proprio archivio personale;
❉ guardando ciò che la gente mette in vendita nei mercatini di quartiere si riesce a “spiare” nella vita delle altre persone;
❉ la parola stop deriva dal tedesco stopfen, cioè imbottire, otturare, e rimanda alla stoffa.
Una guida
«Nel periodo in cui ho dovuto lasciare l’ufficio e portarmi il lavoro a casa, complice il trasloco, mi è venuto spontaneo provare ad applicare i saperi dell’archivista ai ricordi personali. È così che, insieme a Louis, abbiamo deciso di creare il nostro piccolo archivio. Il primo passo è stato procurarci gli strumenti del mestiere. O qualcosa di simile».
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Pubblichiamo in esclusiva un estratto (accompagnato dalle illustrazioni originali di Marta Giunipero) dal libro Promemoria. Come creare l’archivio dei propri ricordi di Andrea Montorio, co-fondatore di Promemoria Group, del festival Archivissima e della rivista Archivio.
Dei materiali d'archivio
Piastrelle e maioliche del mondo
Delle mappe raccolgono alcuni esempi provenienti da oltre 80 paesi, dall'Italia al Portogallo, dall'Iran al Giappone, dal Marocco al Messico.
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Una cartolina animata da Chicago
La metropoli dell'Illinois raccontata da un lungo piano sequenza che cuce assieme frammenti del passato e del presente, per raccontare una città complessa e affascinante.
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Una nuova casa editrice
«La decisione di aprire una casa editrice sull’ecologia viene dalla convinzione che creare libri che raccontino la bellezza, la straordinarietà e l’enorme ricchezza della natura possa contribuire ad aumentare il grado di consapevolezza dei piccoli e dei grandi e a rendersi conto che vi sono infiniti modi di guardare le cose».
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Davide Calì ha intervistato Silvia Dini Modigliani e Valentina Fasola, fondatrici di Hopi Edizioni.
Un raccontare per immagini
Delle fughe Verticali
L'artista Chiara Dattola ha illustrato le poesie di Mario Chiodetti, dedicate alla montagna e alla natura.
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Cinque libri sull’essere bambini
Negli albi e nei libri per l'infanzia spesso i bambini vengono narrati per come li vedono le persone adulte. Questi cinque, invece, li raccontano così come sono.
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È ora di fermarsi (alla mostra di Tapirulan)
Il 28 maggio inaugura l'esposizione frutto della XVII edizione del Tapirulan Illustrators Contest, accompagnata da altre due mostre: una dedicata al grande Adelchi Galloni e l'altra all'illustratrice ucraina Tania Yakunova.
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Delle copertine
La collana “Storie e rime” di Einaudi Ragazzi compie trent'anni e la casa editrice ha chiesto all'illustratrice Serena Mabilia di ridisegnare le copertine di dieci titoli di grande successo: da Cipì a Favole al telefono, da Il bambino di vetro a L’incredibile storia di Lavinia.
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Lei ha raccontato alla nostra Giulia Ficicchia tutto il lavoro fatto mostrando anche qualche bozzetto.
Delle lettere
Delle “scopertine”
Il graphic designer Stefano Tonti esplora le potenzialità linguaggio grafico delle copertine andando a interpretare, con ironia e usando solo le lettere, il senso dei titoli o delle trame dei libri.
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Un carattere fluido
Si chiama Felicit4 e l'ha progettato la giovane designer Anita Mastroianni in un'iniziativa nata dalla collaborazione tra IED e 4Graph. Si può scaricare gratis e unisce la linearità e le proporzioni uniformi dei caratteri grotteschi, le curve sinuose dell’Art Nouveau e lo spunto calligrafico dei caratteri informali.
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🫠🌞
Come ogni lunedì
È una rubrica a cura della giovane illustratrice e tatuatrice Alessandra Bruni, che ogni settimana illustra una notizia della settimana precedente.
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E inoltre
❉ Per il suo progetto finale alla CalArts, la giovane artista d’animazione Alisha Liu ha intervistato le persone che partecipavano a una yard sale.
E con quelle testimonianze ha creato un cortometraggio ☞
❉ Il festival torinese Graphic Days® ha lanciato la nuova edizione della call Neologia, con l'intento di esplorare i nuovi linguaggi del visual design in Italia.
Si possono inviare i propri progetti fino al 30 maggio (ma solo chi ha dai 18 ai 30 anni di età) ☞
❉ Ciò che resta di Monaco '72 🇩🇪
Una serie fotografica di Robert Götzfried ☞
❉ Il regista di Helvetica e Rams sta girando un documentario su Brian Eno 🎥
E sarà pieno di materiali d'archivio ☞
❉ «La maggior parte delle donne sposate con uomini ricchi sperano in uno yacht, in cavalli da corsa o in più gioielli. Ma quello che io desideravo segretamente era l'opportunità di creare una “rivista-gioiello” che riflettesse la vera me» 👗
La storia della rivista Flair, fondata nel 1950 da Fleur Cowles ☞
❉ Un test della personalità (in inglese) che dice a quale personaggio di finzione assomigli (principalmente da serie tv e film) 🧝
L'abbiamo provato e sembra piuttosto preciso ☞
❉ Sedici tra autrici e autori parlano del loro stare su Instagram (e non solo) 🤔
Un libro: Che ci faccio qui? Scrittrici e scrittori nell’era della postfotografia ☞
❉ «Ha radici profonde, e per capirla sul serio tocca fare un significativo salto nel passato» 🎌
Marco Milone, su l'Indiscreto, parla dell'influenza dei manga sulla cultura occidentale ☞
❉ Le avventure di tre ghiande che cadono dall'albero 🌳
Una piccola serie di corti d'animazione ☞
❉ Chi ha bisogno di un po' di “estatica calma”... 🌸
...metta questo video a tutto schermo con l'audio acceso ☞
Bonus La curiosità per la natura e l’esplorazione dell’ambiente sono uscite dal novero delle cose a cui attribuiamo valore* di Renato Bruni
[...] da decenni le campagne che promuovono la difesa della biodiversità e la ricerca di base hanno fatto leva su un tasto assai risonante per noi umani: quello della nostra salute. L’estinzione di microrganismi, insetti, piante e animali e la disattenzione per lo studio di morfologie e funzioni sono state criticate per la perdita di possibilità terapeutiche, di farmaci con cui curare nuove e vecchie malattie del corpo e dello spirito.
Eppure stiamo lentamente imparando che c’è molto altro da perdere dalla scomparsa progressiva della biodiversità e dall’attenuazione per il sense of wonder delle cose naturali. Nelle piante, a causa della loro traiettoria evolutiva diversa dalla nostra e per una serie di esigenze fisiologiche quasi aliene, si sono imposte soluzioni di sopravvivenza e adattamento drasticamente differenti rispetto a quelle immaginabili da una mente umana. Il loro contributo in termini di innovazione anche al di fuori del comparto farmaceutico è potenzialmente enorme e andrebbe incluso tra i servizi degli ecosistemi nel computo del valore attribuito alla biodiversità. Per esempio, le soluzioni affinate dall’evoluzione vegetale sono state generate per avere successo in contesti dinamici e tengono implicitamente conto della complessità dei sistemi. Non sono frutto di una scomposizione dei problemi in fattori primi, di un’applicazione a modelli semplificati e di una successiva ricomposizione forzata per adattarsi ad ambienti reali, che inevitabilmente offre il fianco a limiti che ne minano la sostenibilità o l’efficacia. Nella biomimetica l’idea è per sua stessa genesi figlia di un ambiente reale, quindi olistica nel senso meno spirituale del termine, perché tiene conto di tutte le variabili in gioco.
L’uso della natura come modello ha regalato negli ultimi anni superfici asettiche come la pelle di squalo e treni aerodinamici come il martin pescatore, ha permesso di dedurre algoritmi sull’uso più efficiente delle risorse dalle dinamiche sociali delle api, ha aiutato a progettare droni imitando libellule e scarafaggi, ha velocizzato progettazioni, ha abbassato costi e ha fornito risultati migliori di quanto ideato dal solo genio umano.
Il regno vegetale sta fornendo il suo contributo, eppure in molti campi della quotidianità sembriamo affetti da una sorta di daltonismo nei confronti delle piante, un’anestesia percettiva i cui sintomi si condensano nell’incapacità di notarle e valutarne propriamente l’utilità e le funzioni. L’esplorazione del mondo vegetale può offrire assist per un gran numero di soluzioni efficaci e sostenibili, tra cui sistemi per la depurazione di aria e acqua, per la produzione di lubrificanti, per l’ipotetica colonizzazione di nuovi pianeti, per la fabbricazione di tessuti traspiranti o di materiali autopulenti, per produrre energia a partire dalle gocce d’acqua, per condurre campagne di marketing e per conservare vaccini senza frigorifero. Le piante cedono le loro conoscenze senza opporre resistenza, a patto che noi uomini si vada per prati, campi e boschi con lo spirito giusto per guardare, scoprire e cogliere le soluzioni che loro hanno già impostato.
* Estratto dall'introduzione del saggio Erba Volant. Imparare l'innovazione dalle piante, di Renato Bruni, Codice Edizioni, 2022.
Bruni (1971) è professore di Botanica/Biologia farmaceutica presso il dipartimento di Scienze degli Alimenti dell’Università di Parma, ed è co-fondatore del gruppo di ricerca LS9-Bioactives & Health, dedicato allo studio dei legami tra botanica applicata, sostanze naturali, alimenti, salute e nutrizione.