Libri di tipografia, principesse da salvare e film d'animazione mai usciti
Dalla Luna alle illustrazioni di metà '900
Questa settimana, su Frizzifrizzi abbiamo scoperto che:
«un libro dovrebbe essere il più leggero possibile (e sottolineo la parola “possibile”); le sue dimensioni non dovrebbero essere più grandi del necessario, dovrebbe risultare confortevole tra le mani ed essere piacevole da toccare; la macrotipografia dovrebbe essere invitante e chiara; la microtipografia leggibile, quanto più possibile» sostiene Jost Hochuli, uno dei più grandi maestri della grafica editoriale dalla seconda metà del ‘900 a oggi;
gli archivi delle case di produzione sono pieni di materiali di film d’animazione cancellati durante la lavorazione;
è difficile tornare sulla Luna;
«e se per una volta fosse il cavaliere lo scocciatore di turno?» è la domanda che fatto nascere l’idea dell’albo Il cavaliere errante di Alice Piaggio.
Delle rime e dei colori
interviste • libri • illustrazione
«Credo che la passione per le rime l’abbia ereditata dai miei genitori che si dilettavano a scrivere buffe filastrocche su dei foglietti che poi si scambiavano, raccontandosi le vicende di una Cenerentola sposina (mia madre) che, da brava donnina di casa, nonostante lavorasse tutto il giorno, cucinava, stirava, metteva a nanna i bambini e accudiva il suo amato Principe Azzurro o, in alcune poesie, l’Architetto (mio padre)».
☞ Alice Piaggio, autrice e illustratrice dell’albo Il cavaliere errante racconta al nostro Davide Calì la genesi del libro.
Un archivio
tesori d’archivo • illustrazione
Da anni l’illustratrice britannica Zara Picken collezione materiali illustrati di metà ‘900, tra libri, pubblicità, volantini, francobolli, cartoline, brochure e tanto altro.
☞ La sua collezione è visibile su Instagram e consultabile su un sito nato ad hoc: Modern Illustration.
Un compleanno
cinque • illustrazione • libri
La casa editrice Terre di Mezzo compie 30 anni e gli abbiamo dedicato una puntata speciale della nostra rubrica Cinque.
☞ Davide Calì consiglia 10 albi illustrati pubblicati in questi anni.
Un guardare in alto
lazy news • illustrazione
Lazy News è la nostra rubrica dedicata a notizie di ieri che forse possono aiutarci a capire l’oggi.
Curata da Davide Calì, è illustrata da Emanuela Carnevale, in arte Brodino Digitale.
☞ La nuova puntata spiega il perché, dopo decenni dallo sbarco sulla Luna, è così difficile tornarci.
Un disseppellire
animazione • tesori d’archivio
Dei film d’animazione cancellati prima di uscire, resta un cimitero di soggetti, sceneggiature, storyboard, tavole con lo sviluppo dei personaggi e delle ambientazioni, prove di animazione… il tutto frutto di ore, giorni, mesi di lavoro di un gran numero di professioniste e professionisti. E quei “cimiteri”, in forma di cassetti e hard disk pieni di materiale, sono spesso di proprietà delle case di produzione, quindi inaccessibili al grande pubblico.
☞ Il progetto Drawing for Nothing prova ad aprirli, quei cassetti, raccogliendo il materiale in un libro in pdf gratuito e in continua evoluzione.
Delle lettere
libri • tipografia
Come si scelgono i caratteri per un progetto? Come si possono usare? Che succede quando diventano tridimensionali? Dove si possono trovare ispirazioni per abbinare i font? È vero che un grande maestro come Hochuli progetta ancora in analogico?
☞ Quattro, anzi cinque libri usciti di recente e utili per iniziare a orientarsi e per approfondire la tipografia e il type design.
Frizzifrizzi è sempre stato e sempre rimarrà gratuito.
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E inoltre
🔤 La rivista Typography papers uscì in 9 numeri dal 1996 al 2013.
☞ Ora tutti gli articoli (tranne quelli del n.8) si possono leggere e scaricare liberamente in pdf.
✍️ «Che si tratti di sistemi di scrittura storici incisi su foglie o di mezzi completamente nuovi, esploriamo come, nel design tipografico, il mezzo ha sempre plasmato il messaggio».
☞ Se ne parla su It’s Nice That.
ﺍﺏﺕ Un font arabo per persone dislessiche.
☞ Maqroo, che significa “leggibile” [via, di nuovo, It’s Nice That].
🥜 20 minuti di video di Charles Schulz che disegna…
☞ …ovviamente i suoi Peanuts.
📸 Un archivio fotografico con oltre 10.000 scatti realizzati da Edward, Raymond & Eric Sankey (un padre e i suoi due figli) nel Nord-Ovest del Regno Unito dai primi del ‘900 al 1970.
☞ Il Sankey Photo Archive.
🍷 Il resoconto fantastico di un viaggio nei paesi del Mediterraneo (Italia compresa).
☞ In uno sketchbook dell’artista svedese Mattias Adolfsson.
🎤 «Perfect Blue è un diamante, che brilla da qualsiasi punto di vista lo si guardi. Perché è un’opera che abbraccia tutta la passione cinefila del suo creatore, tuttavia anche la rappresentazione della realtà di quegli anni. È sia un’allucinazione che una cronaca del reale, in un binomio che tutto sommato Kon si porterà appresso per tutta la sua carriera»
☞ Su L’Indiscreto, Diego De Angelis scrive del capolavoro di animazione di Satoshi Kon, che sta per uscire per la prima volta al cinema, in Italia, quasi trent’anni dopo la sua uscita originale.
Bonus
Dieci errori fondamentali nella produzione di libri1
di Jan Tsichold
1. Formati insoliti: libri inutilmente grandi, inutilmente larghi e inutilmente pesanti. I libri devono essere maneggevoli. Libri più larghi del rapporto 3:4 (in quarto), specie quelli quadrati, sono brutti e poco pratici; le più importanti proporzioni, ottimali per i libri, sono state in passato e sono tuttora 2:3, la sezione aurea e 3:4. Il formato ibrido A5 è particolarmente sconsigliabile, mentre a volte il formato ibrido A4 non è del tutto da scartare. La parte interna del libro, ossia il blocco delle segnature dei libri troppo larghi, in particolare dei libri quadrati, tenderà a cadere verso il basso dalla parte della faccia. Non è facile riporre in uno scaffale libri più larghi di 25 cm.
2. Composizione tipografica priva di struttura e senza forma in conseguenza dell'abolizione dei rientri di paragrafo. Purtroppo, questa cattiva abitudine viene incoraggiata nelle scuole commerciali, dove si insegna, erroneamente, che scrivere le lettere senza rientri è «moderno». Non si deve credere che questa sia soltanto una «questione di gusto». Qui, i lettori e i non lettori si dividono.
3. Pagine di apertura senza alcun elemento iniziale: pagine che iniziano bruscamente nell'angolo in alto a sinistra e hanno un aspetto uguale a ogni altra pagina del testo. Viene il dubbio che quella che si ha davanti non sia una pagina iniziale. L'apertura di un capitolo deve essere segnalata da un ampio spazio vuoto sopra la prima riga del testo, da un capolettera o da qualche altro segno distintivo.
4. Carenza di forma dovute alla monotonia derivante dall'uso di un solo corpo tipografico. Qualsiasi lettore farà fatica a orientarsi in un libro in cui le aperture dei capitoli non sono differenziate e dove sia il titolo che le indicazioni di stampa sono stati composti in minuscolo nello stesso corpo usato per il testo.
5. Carta di colore bianco, o - addirittura! - bianco brillante. Molto fastidiosa per gli occhi, un vero attentato alla salute pubblica. Una leggera colorazione (avorio o anche più scura, mai crema) non disturba mai ed è quasi sempre la soluzione migliore.
6. Copertine bianche. Anch'esse sconcertanti. Sono delicate come un vestito bianco.
7. Dorsi piatti su libri rilegati. I dorsi dei libri rilegati devono essere leggermente arrotondati, altrimenti il libro si deformerà dopo la lettura e le segnature centrali risulteranno sporgenti.
8. Scritte verticali giganti su dorsi abbastanza larghi da ospitare una scritta orizzontale. I titoli sul dorso dei libri non devono essere leggibili a grande distanza.
9. Nessuna iscrizione sul dorso. Errore imperdonabile per ogni libro che abbia uno spessore superiore a 3 mm. Come sarà possibile ritrovarlo? Il nome dell'autore non deve mai mancare, perché e un elemento che spesso determina la posizione del libro sullo scaffale.
10. Ignoranza o uso improprio di maiuscoletto, corsivo e virgolette.
Estratto dall’omonimo capito del saggio La forma del libro, di Jan Tschichold, Ronzani Editore, 2021.
Tschichold (1902 - 1974) è stato un tipografo e designer tedesco, tra i più importanti del ‘900.
È autore di uno dei libri-manifesto fondamentali per la tipografia moderna: Die neue Typographie, pubblicato nel 1928.
La forma del libro è uscito per la prima volta nel 1975 a Basilea.