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Questa settimana, su Frizzifrizzi abbiamo scoperto che:
secondo il grafico e tipografo austriaco Rudolf von Larisch, che visse tra la fine dell’800 e i primi del ‘900, «La modernità ha avuto un effetto rinvigorente sui caratteri, come un soffio di primavera; dopo un lungo periodo di torpore formale, hanno cominciato a muoversi con forza. Sono vivi, stanno rifiorendo. E questo movimento raggiungerà la salvezza quando gli artisti saranno i soli a guidarlo»;
Italo Calvino provava un senso di estraneità e di frustrazione di fronte alle traduzioni delle sue opere, e cercava di colmare la distanza fra la sua parola letteraria e la reinvenzione in un’altra lingua con un dialogo costante con i suoi traduttori;
a coniare il termine neorealismo fu Mario Serandrei, montatore del film Ossessione di Luchino Visconti, che dopo aver visto il girato mandò al regista un biglietto con su scritto «non so come potrei definire questo tipo di cinema se non con l’appellativo di “neo-realistico”».
Una parola
La seconda puntata della nostra rubrica Logos, parole illustrate, a cura della giovane illustratrice Sara Arosio, è su quella che è stata eletta “parola dell’anno 2022” dall’Oxford English Dictionary.
☞ Sai che significa GOBLIN MODE?
Un tuffo (di carta)
La carta, come ben sappiamo, si stropiccia, s’accartoccia, s’appallottola, ed è esattamente quello che succede alla povera tuffatrice protagonista di un corto d’animazione dell’artista Iulia Voitova.
Vittima del rigore stacanovista e scarsamente empatico dell’allenatore, ha davvero bisogno di un po’ di riposo, di comprensione e di una bella “stirata”.
☞ La tuffatrice
Come nasce un’animazione commerciale
Il brief, la sceneggiatura, lo storyboard, la scelta del trattamento visivo, l’animazione, il doppiaggio e il sound design.
Un personaggio di fantasia racconta tutto il lavoro che c’è dietro, in un corto autopromozionale dello studio lettone Panic.
☞ Berthold Gone Wild
Un viaggio nel cinema ferrarese
Il 16 maggio del 1943 usciva per la prima volta il capolavoro di Luchino Visconti che inaugurò la lunga stagione del cinema neorealista: Ossessione.
A 80 anni esatti da quel giorno, Ferrara (uno dei luoghi in cui il film fu girato) inaugura una mostra permanente dedicata alla cartellonistica di Ossessione e degli altri film girati nella città estense e nella sua provincia.
☞ 80 Ossessione
Dei “Dis-graziati”
«Tutti i ragazzi che conoscevo, incluso me, avevano vissuto delle crisi d’identità per la mancanza degli abituali metodi di socializzazione; la difficoltà dei miei coetanei di identificare uno stile come proprio, e l’insoddisfazione nel pensare di dover essere costretti in quello stile per poter essere definiti “di successo”, erano diventati argomenti all’ordine del giorno. E così nacque DIS-GRAZIATI, termine che usava Danilo Danisi, mio docente di Progettazione Grafica e successivamente relatore della tesi, per indicare scherzosamente i caratteri tipografici senza grazie».
☞ Il giovane designer Fabio Sabatino ci ha raccontato la sua tesi di laurea sulla fenomenologia degli stili nel design grafico contemporaneo
Delle lettere di inizio ‘900
Convinto che «la lettera — utilizzata in un’opera d’arte — diventa un ornamento, e l’ornamento è arte», tra il 1900 e il 1926 il grafico e tipografo austriaco Rudolf von Larisch chiese ad artiste, artisti, designer e architetti di mezza Europa di inviargli esempi di lettering e calligrafia, che poi raccolse in diversi volumi.
☞ Si possono sfogliare e scaricare dall’Internet Archive
Uno scrittore dalla portata internazionale
Per celebrare i 100 anni dalla nascita di Italo Calvino, la Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori di Milano ha organizzato una mostra che presenta le edizioni straniere dei suoi libri, i carteggi con il suo agente e le copertine — italiane e non — delle sue opere.
☞ Dal 15 maggio – 30 giugno presso il Laboratorio Formentini per l’editoria
Una primavera d’inchiostro
Il nuovo numero della rivista Pressing Matters, dedicata alle arti della stampa, è un tripudio di primavera: come soggetto, come ispirazione e talvolta pure come “ingrediente” per i colori.
☞ E c’è spazio pure per due artiste e designer torinesi
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Come ogni lunedì
☞ Eliminato durante il lockdown, per alleggerire il carico di studio dei ragazzi che seguivano la didattica a distanza, in India Darwin non è più rientrato nei libri di testo.
E inoltre
👩👧 «Negli ultimi anni devo dire che si sono moltiplicati i libri sui papà, un tempo trascurati negli albi per bambini, e di libri sulla mamma ne ho visti molti meno».
☞ Il nostro Davide Calì consiglia cinque albi illustrati sulla mamma
🎥 La parodia di una potenziale versione de Il signore degli anelli girata da Wes Anderson.
☞ The Whimsical Fellowship: un video prodotto con l’AI
🔃 Cosa rappresenta “il Sottosopra” nella celebre serie Netflix?
☞ Lo spiega Selena Pastorino su L’indiscreto con un estratto del suo nuovo libro Filosofia di Stranger Things
🐸 Pupazzi stile Muppet Show con le sembianze di Marx, Foucault, Arendt, Benjamin, Deleuze e Latour di parlano di grandi temi, dalla filosofia al pop.
☞ Theoretical Puppets
🦖 Su Il Tascabile, Fabrizio Gabrielli ha scritto un bel profilo dello scrittore Tito Monterroso, «maestro della satira e genio minimalista».
☞ Monterroso è autore del racconto più breve di sempre. Si intitola Il dinosauro ed è tutto qui: «Quando si svegliò, il dinosauro era ancora lì».
🎮 In Finlandia hanno pensato di ibridare il giornalismo di guerra con un videogame (Counter-Strike) per mostrare ai russi cosa sta succedendo in Ucraina
☞ Truth about the war
🗺️ Editori, mettete più mappe nei risguardi dei libri!
☞ Perché sono bellissime [via Meanwhile]
📈 Si può vincere il Pulitzer con la data visualization?
☞ Mona Chalabi lo ha vinto col suo lavoro — pubblicato sul New York Times —sulla ricchezza di Jeff Bezos
Bonus
Gesti
di Lilia Angela Cavallo
I gesti sono tanti, Se si osserva attentamente qualcuno che parla, badando a cosa fanno le sue mani, a come interagiscono con la voce, a come voglion disperatamente prender parte al discorso, si nota come quasi ogni parola è mimata. Ieri sono andata a mangiare in quel ristorante che si trova li dietro la scuola, hai presente quando vuoi andare da casa verso il panificio? Non la prima, la seconda stradina sulla sinistra, all'altezza della scritta gigante sul muro... eh, quello! Mammamia che buono! Diventa un racconto teatrale, un coinvolgimento emotivo a cui il corpo non si può sottrarre. È qualcosa di veramente bello da vedere.
Ma non tutti i gesti sono uguali.
Quelli qui riportati sono i gesti della tradizione e i nuovi gesti del momento, i gesti che da soli possono indicare un verbo o un'intera frase, che sono autoreggenti, che rispondono o alludono, che sottintendono o urlano chiaro. I gesti fatti di mani e non di sole espressioni del volto.
Se voglio indicare un binocolo e faccio finta di avere un binocolo tra le mani è diverso dall'aver fame e fare il gesto di credo sia arrivato il momento di andare a mangiare che qui la pancia si fa sentire.
Il libro raccoglie anche quei gesti che sono un po' scomodi, lontani dal buon costume, fuori dal quieto vivere, opposti all'educazione che per noi avrebbero voluto i nostri genitori, distanti dalla buona morale, dalla giusta etica, dal politicamente corretto. Sono qui soprannominati gesti Altri, tra cui troviamo i gesti cafoni, scomodi, violenti, volgari e volgarissimi. Sono gesti che scappano facilmente, molto diffusi tra le mani delle persone, molto espressivi e schietti, spesso spontanei. I volgarissimi sono peggio, hanno malizia, cattiveria studiata, perfidia, sessismo, si vedono poco, ma sono molto conosciuti, e se non usati in modo scherzoso, fanno davvero male. Sono stati inseriti tutti per coerenza, perché anche loro esistono, come molte altre cose brutte, come il gelato al puffo e gli spigoli dei comodini, e non si può fingere che la società non li abbia generati.
Può darsi che alcuni gesti siano inquadrabili in un contesto regionale, che in alcune parti d'Italia o del mondo quelle mani messe così facciano intendere altro (o anche nulla): siate cauti, che magari ogni tanto qualche parola in più conviene dirla.
Estratto dall’introduzione del libro Il dizionario dei gesti, di Lilia Angela Cavallo, Iacobelli Editore, 2017.
Cavallo (1988) ha studiato architettura a Ferrara e dopo gli studi ha continuato a fare ricerca e sperimentazioni in molti ambiti: dalla fotografia alla grafica editoriale, passando per le autoproduzioni.