Parole, autunno, colibrì e penne a sfera
Dal binge-watching alla linoleografia a forma persa
Questa settimana, su Frizzifrizzi abbiamo scoperto che:
durante il viaggio sulla Beagle, Darwin era ancora molto lontano da quella che sarebbe diventata la teoria che lo rese famoso, e che ebbe modo di sviluppare solo anni dopo il ritorno in Inghilterra. Ancora giovane e inesperto, non si accorse nemmeno che gli uccelli che stava osservando, documentando e raccogliendo alle Galápagos erano in effetti tutti fringuelli, appartenenti alla stessa famiglia. A suggerirglielo, una volta a Londra, fu John Gould, che all’epoca era probabilmente il più esperto ornitologo inglese;
secondo uno studio del 2022, il binge-watching è nocivo per la salute e per il sonno;
Fernand Mourlot, uno degli stampatori che collaborò spesso con Pablo Picasso, diceva che l’artista andaluso, quando lavorava sulle sue stampe, «guardava, ascoltava, faceva il contrario di ciò che aveva imparato — e straordinariamente funzionava!»;
le Bic durano molto di più di quello che si pensi.
Delle biro
interviste • illustrazione • bic
«La magia che per me sta nella penna Bic è proprio la capacità espressiva, che magari non ci si aspetta da uno strumento così comune. Eppure io la trovo perfetta per tradurre i miei pensieri e il mio immaginario sulla carta».
☞ Abbiamo lanciato un nuova rubrica, a cura di Davide Calì, con interviste ad artiste e artisti che lavorano con la penna a sfera.
La prima puntata vede come protagonista Andrea Oberosler.
Una tecnica di stampa
linoleografia • stampa
In una serie di video, l’artista russa Elina Adrshina mostra il “making of” dei suoi lavori, realizzati con la tecnica della linoleografia a forma persa, che si pratica incidendo e inchiostrando via via la stessa lastra di linoleum.
☞ La tecnica — una variazione della linoleografia tradizionale — fu inventata da Pablo Picasso.
Una maratona
parole • logos • illustrazione
Il termine binge-watching fece la sua prima comparsa nel 1948, mentre la prima volta che venne impiegato da un quotidiano per indicare una maratona televisiva è di qualche anno dopo, il 1952.
☞ La nuova puntata della rubrica Logos, parole illustrate, di Sara Arosio.
Un autunno
libri • illustrazione
«L’autunno è la mia stagione preferita dell’anno. Mi piace per i colori di cui si tingono gli alberi, per i profumi nell’aria, per le cose di stagione da mangiare. Mi piacciono anche le giornate brumose, la pioggia e la nebbia. Niente di più semplice allora, che proporvi cinque belle storie autunnali da leggere con tè e biscotti».
☞ Il nostro Davide Calì consiglia 5 albi illustrati a tema “autunno”.
Dei colibrì
tesori d’archivio • illustrazione • natura
Il designer Nicholas Rougeux ha digitalizzato un’opera in cinque volumi di metà ‘800: un trattato illustrato interamente dedicato ai colibrì, opera di uno dei più grandi ornitologi inglesi dell’epoca, John Gould.
☞ Le tavole si possono scaricare gratis e usare liberamente.
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E inoltre
🪲 Gli insetti stanno scomparendo a ritmi senza precedenti.
☞ Ne parla Reuters con un pezzo pieno di infografiche.
🧮 4.5 x 10^27.
☞ È la stima di quanti animali sono vissuti sulla Terra fin dall’inizio dei tempi.
🪶 Una mappa interattiva mostra le migrazioni degli uccelli in Nord America.
☞ È basata sulla geolocalizzazione di quasi 10 mila esemplari appartenenti a 187 specie.
🗽 New York all’infrarosso.
☞ Una serie fotografica di Pierre-Louis Ferrer.
🧠 Che cos’è l’afantasia, la condizione mentale di chi non riesce a “vedere” immagini con la mente.
☞ Se ne parla su Nautilus.
✍️ «Nei fumetti c’è sempre il bianco tra vignetta e vignetta, più bianco c’è più respiri, ti si rallenta il ritmo della lettura, hai una sensazione di ariosità. Qui li ho levati, perché volevo che il lettore soffocasse proprio leggendo la realtà».
☞ Su Lucy, Elena Stancanelli intervista Gipi sul suo ultimo libro, Stacy.
💘 Una disamina sui cambiamenti nelle copertine dei romanzi rosa negli Stati Uniti.
☞ Su The Pudding.
🪑 (Quasi) tutte le sedie di Star Trek.
☞ Un catalogo.
Bonus
Il cronometro della Beagle1
di Neil MacGregor
Il cronometro di cui ci occupiamo è stato a bordo di molte navi, sempre regolato sull'ora di Greenwich; ma è famoso perché nel 1831 fu consegnato alla Beagle, la nave sulla quale Charles Darwin partì per il suo spettacolare viaggio in Sudamerica, alle isole Galápagos e intorno al mondo — un viaggio da cui sarebbero nati la teoria dell'evoluzione e il capolavoro che l'ha formulata, L'origine delle specie.
Per portare a compimento la sua missione — tracciare una carta geografica della linea costiera del Sudamerica — la Beagle aveva bisogno di misurare con accuratezza latitudine e longitudine. Il cronometro permetteva per la prima volta un rilevamento cartografico degli oceani estremamente preciso, con tutto quello che ciò comportava per la creazione di rotte commerciali sicure e rapide. Il grande progetto illuminista — disegnare la carta del mondo, e quindi controllarlo — stava prendendo corpo. Per far fronte a possibili discrepanze, o errori, la Beagle aveva a bordo 22 cronometri: 18, compreso il nostro, erano forniti dall'ammiragliato, e 4 dal capitano, Robert Fitzroy, secondo il quale 18 non sarebbero bastati per un lavoro così lungo e importante.
Dopo cinque anni in mare, gli 11 cronometri ancora funzionanti mostravano una discrepanza di appena 33 secondi rispetto all'ora di Greenwich. Per la prima volta una cintura cronometrica dettagliata avvolgeva la terra.
A metà del diciannovesimo secolo si decise che tutto il traffico marittimo britannico doveva prendere Greenwich come punto di riferimento per la determinazione dell'ora e della longitudine, anche perché tutti i mari del mondo erano stati disegnati dalle navi britanniche su quella base. Risultato, il meridiano di Greenwich e il Greenwich Mean Time, «tempo medio di Greenwich», vennero adottati da una parte sempre più ampia della comunità internazionale, finché nel 1884 la Convenzione di Washington ratificò ufficialmente la pratica. Con una sola importante eccezione, la Francia, che sfidando tutti continuò a usare come riferimento il meridiano di Parigi, allineandosi alle altre nazioni solo decenni dopo. Oggi, ogni paese determina il proprio fuso orario in base al tempo medio di Greenwich. Per la prima volta, alla fine del diciannovesimo secolo, il mondo adottava un unico principio per determinare l'ora: nasceva il tempo globale, un concetto quasi inimmaginabile 100 anni prima.
Estratto dall’omonimo capitolo de La storia del mondo in 100 oggetti, di Neil MacGregor, Adelphi, 2012.
MacGregor (1946) è uno storico dell’arte britannico ed ex direttore della National Gallery di Londra e del British Museum.
La storia del mondo in 100 oggetti è nato in seguito a un programma radio trasmesso dalla BBC, in cui l’autore presentava, appunto, 100 pezzi dalla collezione del museo, prendendo spunto da ciascuno di essi per raccontare la nostra storia.