Poster, corti d'animazione e la Puglia oltre gli stereotipi
Dalle tasse del Vaticano a un'illustratrice dimenticata
Questa settimana, su Frizzifrizzi abbiamo scoperto che:
in una rivista di fine ‘800 l’artista e grafico William H. Bradley, dimostrando una totale cecità riguardo l’effettiva situazione femminile dell’epoca, scrisse: «Vale la pena notare che finora il cosiddetto “movimento del manifesto” ha portato alla ribalta solo una donna designer. È difficile dire se ciò sia dovuto a un difetto del corso ordinario di formazione artistica, dal quale le giovani studentesse hanno troppo raramente il coraggio di staccarsi, o se sia dovuto alla mancanza di inventiva originale che le donne stesse dimostrano»;
prima di ospitare il Museo Guttuso, Villa Cattolica, a Bagheria, un tempo apparteneva al principe Francesco Bonanno e poi diventò, nel corso di oltre un secolo, un lazzaretto, un caserma e una casa privata con annessa fabbrica di conserve alimentari;
«Posso guardare il film alle 10,00 e consegnare la locandina alle 15,00» disse una volta il cartellonista svedese Eric Rohman, celebre per la sua rapidità;
dopo aver scoperto di essere stata esclusa da diversi festival di cinema d’animazione in quanto russa, la giovane regista Liana Makaryan ha scritto questo: «Cari fondatori dei festival cinematografici e di animazione di tutto il mondo. Sono una regista di film d’animazione, nata e cresciuta a Mosca. Negli ultimi tre giorni ho scoperto di essere stata squalificata da due festival cinematografici europei con il mio cortometraggio di animazione, in quanto regista russa. Tratto questa cosa con profonda comprensione. L’unico messaggio che voglio trasmettere è che tale sanzione non intacca in alcun modo il male comune che stiamo vivendo, ma distrugge solo l’arte e la possibilità di comunicazione. E a maggior ragione crea selettività razziale. L’arte dovrebbe vivere nonostante tutto. Aiuta a rimanere sani di mente».
Un’artista dimenticata
«Non devo nulla ad alcun uomo, né fedeltà né spiegazioni. Io sono di mia proprietà».
☞ Per appena tre anni, alla fine dell’800, Ethel Reed fu tra le più celebri illustratrici degli Stati Uniti. Poi si persero le sue tracce, e solo recentemente si è scoperto che morì molto giovane, nel 1912, forse per colpa di alcool e sonniferi.
Delle locandine svedesi
Eric Rohman fu uno dei più grandi illustratori svedesi di manifesti cinematografici.
Nel corso della sua carriera ne disegnò più di 7000, e i suoi primi lavori sembrano usciti dalla penna grafica di qualche talento contemporaneo dell’illustrazione “flat”.
☞ Oltre 270 dei suoi poster si possono scaricare gratis.
Delle case da film (e non solo)
Un poster raccoglie più di 50 tra le più celebri abitazioni di film, serie tv e letteratura.
☞ Dai Simpson a Psycho, da Orgoglio e Pregiudizio a Twilight, da Up a Downton Abbey.
Delle animazioni
Il 25 luglio inaugura a Bagheria (Pa) Animaphix, uno dei più importanti festival di cinema d’animazione a livello internazionale.
☞ Abbiamo raccolto in un articolo i trailer di molte delle opere presentate.
Un manipolare
Volendo presentare un cortometraggio a un concorso ma non riuscendo a concentrarsi su una trama da sviluppare perché da poco uscita da una brutta relazione, la giovane regista d’animazione russa Liana Makaryan ha deciso di incentrare il corto proprio su ciò che aveva appena vissuto: l’ipocrisia, le illusioni, le falsità, i subdoli trucchetti, i voltafaccia tipici di un “amore” manipolatorio.
☞ In poco più di 7 minuti è riuscita a condensare un vero e proprio trattato sulla manipolazione nei rapporti affettivi e amorosi, dall’infanzia fino alla relazione di coppia.
Un progetto da supportare
La Fondazione Vanni Longo Onlus sta raccogliendo fondi per costruire, in provincia di Taranto, l’Invictus Camp, che d’estate ospiterà gratuitamente bambine, bambini, ragazze e ragazzi dai 6 ai 17 anni affetti da tumori, disabilità e gravi malattie genetiche.
☞ Lo spot realizzato per promuovere la campagna è un piccolo gioiello, che gioca con gli stereotipi del marketing turistico della Puglia.
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Come ogni lunedì
☞ Le tasse non sono «un’usurpazione», ma «il cuore del patto sociale». Sono le parole di Papa Francesco durante un’udienza ai rappresentanti di Confindustria a dicembre 2022. Da anni però la UE chiede allo Stato italiano di riscuotere gli arretrati IMU del Vaticano perché le sue attività commerciali, come hotel, cliniche e scuole, devono rispettare le norme della concorrenza leale.
E inoltre
🗯️ Siamo andati al MAR di Ravenna a vedere la mostra Love Comics di Coconino.
☞ Lo raccontiamo nelle Stories su Instagram.
🍻 La prima foto di una birretta in compagnia.
☞ È del 1843, scattata dai pittori e fotografi scozzesi Robert Adamson e David Octavius Hill.
🍺 Cosa bevono gli statunitensi.
☞ Delle infografiche.
🔌 Applicare un alto voltaggio ad alcuni giocattoli per bambine e bambini.
☞ Un video (che manda) fuori di testa.
🫧 Emerald and Stone.
☞ Un ipnotico video-omaggio a Brian Eno, realizzato con vernici e inchiostri (niente effetti speciali).
🪨 Ritratti, fatti coi sassi.
☞ Sono opera dell’artista britannico Justin Bateman.
🐈 Nuovi ritratti felini.
☞ I collage della sempre straordinaria Lola Dupre.
🧱 Un giochino droga.
☞ Tetris, al contrario.
🇸🇪 La Svezia ha un suo brand manual.
☞ E ovviamente è pulito, preciso e dettagliatissimo.
💰 L’ennesima acquisizione di Monotype.
☞ Il colosso della tipografia ha acquistato la fonderia tipografica giapponese Fontworks.
🤑 «I super-ricchi sono convinti che la crisi climatica non sia una loro colpa, che un sovrappiù di tecnologia basterà a rimettere le cose a posto, che la catastrofe rappresenti una nuova opportunità per fare affari, che in caso di collasso loro stessi meritino di salvarsi più di chiunque altro».
☞ Come i miliardari vogliono salvarsi dalla fine del mondo distruggendolo: un articolo di Alessio Giacometti, dottorando in scienze sociali, su Il Tascabile.
Bonus
L’orrore dei giardinetti1
di Michele Mari
C'è un posto, ai giardinetti, che pomposamente dicono il chiosco, e che tu preferisci pensare come il baracchino. Il stanno alcune cose che ti commuovono, come gli struggenti sciroppi delle granite e l'arcaica macchina tritaghiaccio; altre cose che ti irritano profondamente fin dal nome, come le malmostose merendine; altre che ti incuriosiscono da un punto di vista scientifico, come certi spumoncini gialli e rosa e certe spiralette di liquerizia molle. Frequentare il baracchino è penoso, tanti sono gli acerbi avventori che pretendono di essere serviti senza scendere dalle biciclette o dagli schettini, e tale è l'aura di protervia che spira da quella folla: come se tutti, al momento dell'acquisto, odiosamente pensassero qualcosa del genere: sono le sei e mezza, la vecchia starà già preparando la cena ma chi se n'impipa, io son grande e fo da me per cui ecco, non sfugga, mi rovino l'appetito con questo pasticcio, un pasticcetto proprio inutile, pandispagna e cremettina chimica, solo per capriccio, guardate come mi sto rovinando l'appetito, oh come lo so rovinare! Cosi tu, che infinita gratitudine porti alla mamma per tutte le minestrine ch'ella ti appronta (tu sei tutte quelle minestrine), e anche un cospicuo senso di colpa, lei lontana nella cucina lontana mentre tu sei li improduttivo, per cui mai e poi mai le faresti il torto di mangiucchiare qualcosa fuori pasto, tu dunque riesci a patire per le invisibili madri di quegli smaniosi, le pensi ignare, tradite, sperse nei caseggiati, intente ad aprire inutili buste di puré in polvere, onestissime buste al cui confronto il «chiosco» ti appare eticamente, collodianamente mostruoso. E c'è poi un uso, che accresce quella pena: ed è l'abitudine, fra i circostanti, di rivolgersi al venditore con l'appellativo di «capo». Ehi capo gli dicono con aria vissuta, e quello ammicca corrivo.
Tu altrimenti che «signore» non lo hai mai chiamato: sentendoti sempre nel giusto, ma con il disagio di chi fra stranieri sa di non padroneggiarne la lingua.
Estratto dall’omonimo racconto, raccolto in Tu, sanguinosa infanzia, di Michele Mari, Einaudi, 1997.
Mari (1955) è scrittore, poeta e traduttore. Figlio di Enzo e Iela Mari, è considerato tra i più grandi autori italiani contemporanei. Nei suoi racconti e i suoi romanzi ha spesso trattato dell’infanzia, anche in forma autobiografica.
La sua raccolta Cento poesie d'amore a Ladyhawke è da oltre 15 anni un caso editoriale ed è uno dei libri di poesia più venduti in Italia.