Strade losangeline, gomme d'artista e pesci fuor d'acqua
Dagli stili ornamentali ai tatuaggi
Questa settimana, su Frizzifrizzi abbiamo scoperto che:
il libro fotografico Every Building on the Sunset Strip, pubblicato da Ed Ruscha nel 1966, è un leporello che si estende a fisarmonica per più di 7 metri;
le gomme per cancellare usate sono — per l’artista Karoline Schreiber — «minuscoli feticci ancora intrisi del sudore della mano creatrice»;
l’architetto britannico George Ashdown Audsley era un grande appassionato di musica e, trasferitosi negli Stati Uniti, progettò, nel 1904, il più grande organo a canne del mondo.
Degli ornamenti
tesori d’archivio • pattern
Nel 1881 i due fratelli George e William Audsley, entrambi architetti, curarono un libro che raccoglieva i principali stili decorativi del passato e del (loro) presente da tutto il mondo, presentandoli — a uso di architetti, scultori, decoratori e pittori — in tavole in bianco e nero in cui erano messi in evidenza i contorni dei pattern e delle decorazioni.
☞ Intitolato Outlines of ornament in the leading styles, si può sfogliare o scaricare gratuitamente.
Dei tatuaggi e delle biciclette
tatuaggi • illustrazione • interviste
«Sono 10 anni che disegno in bianco e nero senza sfumature ma con tratto grafico e tratteggi. Prima usavo tanto il colore, acquerelli, tempere, acrilici, poi con l’arrivo delle bici, per questioni tecniche di decorazione manuale, ho ridotto tutto ad un colore e così ho iniziato a studiare come far funzionare i soggetti solo con la linea».
☞ Un’intervista al tatuatore e illustratore Andrea Rizzi, meglio conosciuto come Il Tela, che a Milano ha uno studio molto particolare.
Un correggersi
libri • gomme • arte
«In una grande pulizia che ho organizzato quando per l’ennesima volta non ero riuscita a trovare una matita o una gomma da nessuna parte, ho cercato questi oggetti in tutta la casa e poi ho raccolto insieme le mie scoperte. Sono rimasta colpita dal potenziale scultoreo e dalla diversità di questi oggetti di uso quotidiano e mi sono chiesta quali gomme venissero utilizzate dagli altri nei loro studi».
☞ L’artista svizzera Karoline Schreiber ha passato un anno a chiedere ad artiste e artisti di diverse discipline di inviarle una loro gomma usata e di firmarla. Tutte le gomme le ha poi raccolte in un’installazione e infine in un libro.
Dei pesci fuor d’acqua
libri • illustrazione • cinque
«Vi è mai capitato, da bambini (ma anche da grandi), di sentirvi un pesce fuori d’acqua? Inadatti o inadeguati all’ambiente che vi circonda?».
☞ Il nostro Davide Calì consiglia cinque albi illustrati a tema.
Delle strade che cambiano
video • fotografia • los angeles
Nel 1966 il pittore e fotografo statunitense Ed Ruscha installò una fotocamera motorizzata sul retro di un pick-up, e con quello percorse per intero la Sunset Strip di Los Angeles, fotografando, lungo il percorso, ogni singolo edificio. Gli scatti, montati in un lunghissimo collage, diventarono un libro.
Negli anni, Ruscha tornò più e più volte con la sua fotocamera per le strade di L.A., documentandone l’evoluzione nel corso degli anni e realizzando, da quel 1966 fino al 2010, centinaia di migliaia di scatti.
☞ In occasione di una grande retrospettiva al MoMA di New York, è stato prodotto un breve documentario che racconta e spiega l’importanza di quell’enorme archivio fotografico.
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E inoltre
🎬 Quanti artigiani, animatori ed esperti servono per costruire i set dell’auteur?
☞ Sul Financial Times si raccontano i dietro le quinte dei film di Wes Andeson.
🏠 L’architetto Michael Wyetzner spiega le caratteristiche delle 5 più comuni tipologie di appartamenti newyorkesi.
☞ Un video di Architectural Digest.
🔨 Un falegname anarchico statunitense fa scaricare gratuitamente i pdf di alcuni suoi libri che spiegano come costruire cose (e lo spirito libertario).
☞ The Anarchist’s Tool Chest
☞ The Anarchist’s Design Book
☞ The Anarchist’s Workbench
☞ The Art of Joinery
☞ Roman Workbenches
☞ The Stick Chair Book
🏢 Un catalogo visivo del modernismo.
☞ L’account Instagram @okolo_architecture.
📸 «Le Bentonite Hills nello Utah sono caratterizzate da formazioni geologiche uniche, composte principalmente da argilla bentonitica. Questo tipo di argilla, nota per le sue eccezionali proprietà di rigonfiamento e plasticità, conferisce alle colline il loro peculiare aspetto e carattere».
☞ Una serie fotografica di Kevin Krautgartner.
🌋 Meglio di un fumatore.
☞ L’Etna fa gli anelli di fumo.
🍆 La nuova (e splendida) identità visiva della rivista Erotic Review.
☞ Se ne parla su It’s Nice That.
🩸 «In passato la ricerca sul ciclo mestruale era piena di teorie fallimentari come quella della menotossina, che purtroppo hanno influenzato anche la ricerca successiva. Oggi sappiamo che il ciclo mestruale è un meccanismo di difesa immunitaria e un processo di selezione naturale, ma molte vecchie narrazioni persistono».
☞ Su L’Indiscreto, un estratto dal saggio Ciclo di Kate Clancy.
Bonus
Tenere in vita1
di Massimo Gerardo Carrese
La φαντασία ha una storia lunga e intricata alle spalle e coinvolge autrici e autori di ogni tempo e luogo che hanno provato, e provano, a capire che cosa siano e come funzionino la fantasia, l'immaginazione e la creatività e quali altri aspetti storico-scientifici e ludico-artistici possono raccontarci e rivelarci.
Il diverso, lo strano, il deragliamento dall'ordinario, la ricerca (del nuovo) sono piccole ma articolate presenze che resistono nel panorama culturale nazionale e internazionale che, invece, predilige in grande stile il conformismo e la frase fatta. Da adolescenti e da adulti viviamo sempre meno la ricerca di possibilità (fantasia attiva) e accogliamo, talvolta con un atteggiamento disarmante, senza farci troppe domande, condizioni suggerite/imposte dalla società (fantasia passiva). Altresì non siamo stimolati in famiglia, a scuola, al lavoro, a cercare altri punti di vista e modi di fare.
I social sono spazi virtuali, con ricadute reali, da cui emerge con difficoltà la voce dissomigliante tra le tante e se è vero che trascorriamo molto tempo sui social allora da essi impariamo similarità e non differenze. Oltretutto, per i motori di ricerca progettiamo algoritmi che portano in evidenza il successo di pubblico, dunque il già noto, il virale, e non anche lo studio sperimentale e di indagine. Le nostre ricerche generano risultati dalle nostre precedenti scelte e raramente mostrano il diverso: in Internet la serendipità (quasi) non esiste. Sarà sempre l'informazione dominante ad avere la meglio, anche nelle nostre ricerche di nicchia: l'algoritmo lascia emergere il risultato più virale nella relatività dell'ambito di ricerca.
Prima da adolescenti e poi da adulti, la fantasia si trasforma in nostalgia di quella che era una lieta età infantile di quando cioè il mondo era sconosciuto e perciò ancora da svelare con gioia, curiosità e sorpresa. Così restituita, la fantasia non è potenzialità e futuro ma rimpianto e passato. Da adolescenti e da adulti crediamo di sapere già tutto e tutto ci sembra scontato, già creato, privo di meraviglia. Almeno è questo che la società più debole, la scuola più inefficiente e la famiglia più disattenta ci propone e ci porta a credere, e frequentemente ci riesce anche con discreto successo, spegnendo nell'individuo quella fiammella della conoscenza e consapevolezza del sé. La scoperta è, invece, prerogativa di tutti; l'invenzione è ancora realizzabile; il pensiero libero e critico è da esercitare sempre; la fantasia è conoscenza, l'immaginazione è anche terapeutica; la creatività è sacrificio. Questi sono i primi insegnamenti da mettere in campo in una scuola che dovrebbe organizzare la conoscenza come percorso di meraviglia, in una famiglia che dovrebbe ascoltare, accogliere e curare le voci di tutti, in una società che dovrebbe creare e offrire le condizioni per ricercare e realizzare possibilità, indiscriminatamente. Quasi tutti gli adulti, invece, ricordano che la fantasia è solo attività infantile, d'evasione, astrazione, che è ricreazione da confinare tra i compiti più scanzonati, e proprio per questo gioiosi, dell'essere umano.
Come siamo arrivati a pensare a questo? Con fatti, privi di fondamento. I più grandi dicono che sono i bambini ad avere più fantasia di loro e allora iniziano a crederci tutti, bambini compresi. Una volta adulti, gli stessi dimenticheranno quel loro passato e si diranno essere razionali, pragmatici, senza sapere che queste sono anche le caratteristiche della fantasia. Chi ha messo in testa agli adulti l'idea che la fantasia sia solo ricreazione, evasione dalla realtà e non anche strumento di conoscenza?
Estratto dall’omonimo capito del saggio Il grande libro della fantasia, di Massimo Gerardo Carrese, Il Saggiatore, 2023.
Carrese (1978) è un fantasiologo (studioso di “fantasiologia”): analizza gli aspetti scientifici, umanistici, ludici e artistici della fantasia, dell'immaginazione e della creatività.
È ideatore e curatore del Festival Fantasiologico.
Il grande libro della fantasia — come spiega la casa editrice — è un «esercizio finora irrealizzato: fare dei processi creativi una storia da raccontare e una scienza da applicare. Dai Dialoghi di Platone alle opere di Bruno Munari, fino alle sfide dell’intelligenza artificiale, una materia incontenibile come la fantasia si dispiega cominciando con lo studio dei primi sguardi sul mondo e terminando con le tecnologie che annullano i confini tra realtà e finzione».